Caos in Serie C, con la crisi di Foggia e Messina una chance in più per gli amaranto
Il Girone C della Serie C sta attraversando una delle stagioni più tumultuose degli ultimi anni. Dopo le esclusioni di Taranto e Turris, la situazione diventa ancora più critica: il Messina è in piena crisi economica, mentre a Foggia, secondo diverse fonti, i calciatori si sarebbero pagati le trasferte di tasca propria.
Un quadro surreale che fotografa il crollo di un sistema, mettendo in ginocchio alcune delle piazze più storiche del calcio italiano. Il campionato è ormai fuori controllo, e appare evidente che una rifondazione sia necessaria, se non inevitabile.
Nel mezzo di questo caos, la Reggina emerge come una delle poche realtà stabili e competitive. Gli uomini di Trocini sono concentrati sull’obiettivo di vincere il campionato per ottenere la promozione diretta, evitando così il rischio del ripescaggio. In caso contrario, vincere i playoff diventa l’unica alternativa percorribile.
Tuttavia, anche il meccanismo dei ripescaggi presenta ostacoli significativi. Secondo il Comunicato Ufficiale n. 172/A del 7 febbraio 2025, il ripescaggio sarà regolato da una graduatoria che terrà conto di vari fattori, tra cui i punti conquistati durante la stagione, i successi nelle competizioni come la Coppa Italia di Serie D e, naturalmente, la vittoria nei playoff. Il Ravenna, attualmente in cima alla graduatoria grazie alla vittoria della Coppa Italia, guida la corsa, ma dovrà comunque trionfare nei playoff per garantirsi il ripescaggio. Inoltre, le seconde squadre di Serie A hanno priorità, come confermato da Giuseppe Marotta: «L’Inter farà la seconda squadra se si libereranno posti in Serie C». Una concorrenza che complica ulteriormente il cammino delle squadre provenienti dalla Serie D.
Per questo, la Reggina dovrà dimostrare di avere tutte le carte in regola: solidità sportiva, economica e strutturale. Sono questi gli elementi fondamentali per sperare in un ritorno tra i professionisti.
Intanto, la FIGC e la Lega Pro devono intervenire con decisione. Servono criteri di ammissione più severi, controlli accurati e selezioni basate su serietà e sostenibilità. Il sistema va rifondato dalle basi, per evitare che il disastro del Girone C diventi la norma.
Il caos attuale è lo specchio di un calcio che ha toccato il fondo. Ma anche nelle crisi più gravi si nasconde un’opportunità. La Reggina, con la sua storia e passione, è pronta a coglierla, a patto di fare il proprio dovere sul campo. Perché il futuro potrebbe bussare quando meno te lo aspetti.