La Reggina cade in piedi e a testa alta: la stagione non è ancora finita
Più di una partita, più di un risultato: la giornata di ieri ha sancito un legame profondo tra tutte le anime della Reggina. Mentre il Siracusa festeggia il salto in Serie C, il popolo amaranto risponde con cuore, dignità e unità. In campo, l’ennesima battaglia superata con sacrificio. Fuori, l’abbraccio sincero di una città che non smette di sognare.
La cronaca sportiva di Sancataldese–Reggina si intreccia inevitabilmente con un’altra storia, ben più potente: quella di una tifoseria che non ha mai mollato, di una squadra che ha dato tutto, di una società che ha creduto fino all’ultimo secondo nella promozione diretta.
Ieri, allo stadio di San Cataldo, non è arrivata la gioia sperata. Il pari, unito alla vittoria del Siracusa, ha decretato il verdetto finale. Ma ciò che è emerso in modo ancora più chiaro è la straordinaria compattezza dell’ambiente amaranto. Un pubblico meraviglioso ha accompagnato i propri beniamini anche in trasferta, sostenendoli fino all’ultimo istante.
In campo, la Reggina ha lottato su ogni pallone. Malgrado la stanchezza, non ha fatto un passo indietro. Mister Trocini ha dovuto fare i conti con acciacchi e fatica, ma il gruppo ha reagito con orgoglio. Il gol del capitano Nino Barillà, l’ennesimo sigillo di una stagione da leader, ha sancito un pari che vale molto di più di un punto.
La delusione, nel post partita, era tangibile: nei volti dei dirigenti, nei silenzi dei calciatori, nei cori rotti dall’emozione. Ma è proprio in questi momenti che si riconosce la vera forza di una società. Il patron Nino Ballarino e il mister hanno abbracciato i giocatori, rilanciando immediatamente l’obiettivo playoff. Perché la Serie C, anche se più lontana, resta ancora possibile.
Oggi resta l’amarezza, ma anche la consapevolezza di una squadra viva, di una città che sogna, di una tifoseria che è il vero cuore pulsante della Reggina. Ora si volta pagina, senza dimenticare l’unità e la forza mostrate in questa stagione. I playoff sono alle porte. E la Reggina, compatta più che mai, è pronta a combattere ancora.