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05/01/2025 ore 18.56
Reggina

«La Reggina è nostra e resterà nostra»: le dichiarazioni di Ballarino su futuro e campionato

Il patron ribadisce il progetto vincente: «Il mercato sarà mirato, la società non è più in vendita»
di Redazione

di Francesco Trimboli – Nel post partita contro la Nuova Igea Virtus, il patron della Reggina, Ballarino, ha scosso l’ambiente con un annuncio fermo e deciso: la società non è più in vendita. Il patron ha ribadito l’intenzione di proseguire nel cammino con determinazione e unità, focalizzandosi sull’obiettivo di vincere il campionato. Sul fronte del mercato, ha chiarito che, qualora fosse necessario, la società sarebbe pronta a fare uno sforzo per acquisire l’attaccante giusto, senza però cedere a richieste che non rispondano alle reali esigenze della squadra. Un messaggio forte e chiaro, che mette fine alle speculazioni e chiarisce definitivamente la posizione della società.

«Il campionato si fa in diciotto partite»

«Stamattina, parlando con i due direttori, abbiamo detto chiaramente che il campionato si fa in diciotto partite. Ora ne rimangono diciassette e la dimostrazione è proprio quella di oggi: è successo qualcosa che non era mai accaduto prima, e questo vale per tutti, per noi e per gli altri. Noi siamo convinti di avere una squadra importante. Vincere il campionato? Sì, lo voglio. Se prendo qualcuno? Solo se è l’attaccante giusto. In quel caso, siamo pronti a fare tutti i sacrifici necessari. Ma non ha senso acquistare qualcuno solo per fare piacere a chi non ha fatto il proprio lavoro».

«Se non c’è l’offerta giusta, la Reggina non si vende»

«Ho letto un articolo che ci definiva incompetenti e inadeguati. E probabilmente è vero, tant’è che il 22 dicembre, senza informare il mio socio, ho deciso che la Reggina sarebbe stata messa in vendita. Ho inviato una PEC, o meglio un’email, perché non dovevo trattare io per la società».

«Ma oggi, quindici giorni dopo, non è arrivato nulla. Nulla! Solo chiacchiere, forse. Ma da noi, assolutamente nulla. E da questo momento, visto che la nostra intenzione è vincere il campionato, la Reggina non è più in vendita. Non la cediamo. A oggi, non voglio scherzare: dobbiamo vincere. Per vendere? Che senso avrebbe? Hanno avuto quindici giorni e non è arrivato niente: né una PEC, né una proposta concreta».

«Non posso vendere la Reggina a chiunque»

«Alcuni hanno insinuato che stiamo tenendo la Reggina in ostaggio. Ma vi sembra giusto lasciare la Reggina nelle mani di chiunque? Io non posso venderla, ma chi se ne deve occupare deve essere in grado di garantire il futuro della società. Non importa quanto ci offrono, ma quanto possono garantire alla Reggina nel lungo periodo. Da oggi, tutte le trattative sono chiuse. Ora dobbiamo pensare solo a vincere il campionato».

«Lavoriamo tutti insieme, tranne qualcuno»

«Dobbiamo lavorare insieme, tranne due o tre persone che non ci interessano. Creiamo le condizioni per vincere. Avete visto la partecipazione che c’è qui? Piazza, umiltà, voglia di vincere e di fare. E poi ci criticano, come se fossimo ultimi in classifica. Se avessimo vinto un’altra partita, saremmo stati a 38 punti, a pari con gli altri. Allora criticate pure, ma noi andiamo avanti».

«Un anno e mezzo fa abbiamo preso la Reggina»

«Un anno e mezzo fa abbiamo preso la Reggina, perché nessuno aveva messo 450.000 euro. Punto. Il resto sono solo chiacchiere. Dopo i famosi cinque giorni che avevo dato, oggi abbiamo passato le feste, aspettato. Ho chiesto anche a mia figlia: «È arrivato qualcosa?». Non volevo che mi sfuggisse una PEC come nel passato. Ma non è arrivato nulla. Zero. Fino a quando ci siamo io e Vergilio, chi sta con noi è benvenuto, chi non sta con noi è contro la Reggina. Punto».

«Il mercato? Solo l’attaccante giusto»

«Abbiamo dato l’ok per prendere non un attaccante qualsiasi, ma l’attaccante che ci fa fare il salto di qualità. Prendere qualcuno tanto per farlo non serve, crea solo confusione. Oggi è il 26, abbiamo già quattro o cinque attaccanti in squadra. Ci sono diverse situazioni in ballo, e forse l’attaccante da doppia cifra lo abbiamo già in casa. Ma se dobbiamo prendere uno importante, siamo pronti. Abbiamo trattato, ma non sono venuti. Non perché non vogliono venire da noi, ma perché hanno contratti importanti.
Non faccio nomi per non alimentare speculazioni. Inoltre, voglio essere chiaro: la Reggina è nostra e resterà nostra, senza alcun dubbio».