Mister Facciolo amaro nel post partita dopo il ko contro la Reggina: «Sconfitta che brucia, ma la mia Vibonese ha giocato a calcio»
Dopo la sconfitta per 2-0 contro la Reggina nella semifinale playoff, il tecnico della Vibonese Michele Facciolo si presenta con amarezza e dignità in conferenza post gara, condannando gli insulti ricevuti e difendendo con forza la prestazione dei suoi.
Una sconfitta che pesa, non solo per l’eliminazione ma anche per il modo in cui è maturata. Michele Facciolo, tecnico della Vibonese, ha parlato senza filtri nel post-partita al “Granillo”. Il rammarico per l’uscita dai playoff si mescola all’orgoglio per il percorso fatto e alla delusione per un clima, secondo lui, troppo acceso.
«Oggi, ha dichiarato, non siamo usciti per inferiorità. Abbiamo provato a proporre il nostro calcio, ma due episodi ci hanno condannato: il rigore e un errore in uscita. Contro la Reggina, se sbagli, paghi caro».
Facciolo non ha nascosto la sua amarezza per quanto vissuto fuori dal campo: «Sentirsi insultare in tribuna, con offese pesanti alla famiglia, non è accettabile. Io sono un uomo del Sud che cammina a testa alta». Sull’arbitraggio ha espresso perplessità: non ho mai avuto una squadra scorretta, eppure oggi sembravamo cattivi noi».
Facciolo esce a testa alta, fiero dei suoi ragazzi: «Abbiamo giocato un playoff importante, con giovani del 2008 e 2009 in campo e con meno mezzi di tante altre. La delusione è forte, ma abbiamo rispettato la nostra idea: giocare a calcio ovunque, anche al Granillo. Questo resta».