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27/05/2025 ore 13.45
Reggina

Reggina, contratti e scadenze in attesa del verdetto sulla categoria

Rinnovi in discussione, ma la Reggina resta una certezza a prescindere dal campionato
di Francesco Trimboli

Con la stagione ormai alle spalle, in casa Reggina è tempo di valutazioni. Tra i temi più urgenti c’è quello legato ai contratti, ma ogni passo sarà inevitabilmente influenzato dalla categoria in cui il club si ritroverà a giocare. A prescindere dal verdetto, però, è evidente quanto Reggio e la Reggina abbiano rappresentato una vetrina e un punto di riferimento importante per tanti protagonisti dell’annata appena conclusa.

La società potrà ripartire da una base solida, già sotto contratto fino a giugno 2026: Barillà, Ragusa, Porcino, Adejo, Laaribi, Girasole, Giuliodori, Lagonigro e Perri formano un nucleo affidabile ed esperto, destinato a essere il cuore del progetto futuro.

Diversa la situazione per i giocatori in scadenza a giugno 2025. Martinez, Ingegneri, Curiale, Dall’Oglio e Rosseti sembrano avviati verso una possibile separazione. Più incerto invece il destino di Lazar, che ha risposto presente quando chiamato in causa e potrebbe essere ancora utile.

Ci sono poi situazioni tutte da valutare: Urso, Ndoye, Salandria, Provazza, Renelus e Capomaggio hanno avuto spazi diversi durante l’anno e la società dovrà capire se e come inserirli nei piani tecnici. Alcuni, come Ndoye e Renelus, rappresentano scelte più complesse e strategiche.

Un discorso a parte meritano Barranco, Grillo e Cham, tre elementi che, pur avendo il contratto in scadenza nel 2025, si sono rivelati fondamentali. La Reggina ha investito su di loro, permettendo loro di crescere e affermarsi. Non è un caso che si cerchi una soluzione per proseguire insieme anche in futuro.

Attenzione anche a De Felice, arrivato a metà stagione e autore di buone prove: la sua permanenza è ancora tutta da definire.

Infine, Vesprini e Forciniti, in prestito, rientreranno nelle rispettive squadre

L’intenzione, almeno in linea generale, sembra quella di dare continuità al progetto tecnico, mantenendo il blocco che ha garantito risultati. Ma ogni mossa dipenderà da un punto fermo ancora mancante: la certezza della categoria. Resta, in ogni caso, il valore di una piazza che ha dimostrato di saper accogliere, far crescere e valorizzare chi ne ha vestito i colori.