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27/08/2023 ore 15.00
Reggina

Reggina, dentro o fuori: ultimo giorno per la cessione, ma zero segnali

La trattativa è avvolta nel silenzio e il tempo è pochissimo. Senza colpi di scena si andrà con Ilari al Consiglio di Stato
di Matteo Occhiuto

Per la Reggina sono state 24 ore senza sostanziali novità. Dalla riunione di venerdì sera, fra Rizzuto, Sindaci e Saladini, a domenica mattina poco è cambiato. Sul tavolo le pedine sono nelle medesime posizioni da giorni: c’è chi vuol comprare, la Commenda magistrale; c’è chi dovrebbe cedere ma vuol farlo alle sue condizioni, Manuele Ilari; c’è chi prova a mediare per il bene della città, i Sindaci Versace e Brunetti.

Tempi quasi nulli

I tempi ormai sono praticamente cortissimi: dopodomani c’è il Consiglio di Stato, senza un via libera oggi, i tempi tecnici per recarsi da un notaio e metter tutto nero su bianco, semplicemente, non ci sarebbero. Già una cessione oggi sarebbe tardiva: nello scenario ideale la Reggina avrebbe dovuto cambiare proprietà già a metà della scorsa settimana, dimostrando alla FIGC la discontinuità gestionale ben prima del 29 agosto.

Nessuna novità

Tuttavia sulla buona riuscita della trattativa non vi è alcun segnale. Da qualche ora sono tutti tornati nel silenzio più assoluto e non giunge alcuna indiscrezione sulla vicinanza fra le parti. Senza un colpo di scena, dunque, la Reggina andrà al Consiglio di Stato con Manuele Ilari alla proprietà: se l’imprenditore romano vincerà sarà Serie B; altrimenti si materializzerà il drammatico default per gli amaranto, che dovranno ripartire dai dilettanti. A quel punto, la società tornerà in mano a un Felice Saladini pronto ad andare alla Corte Europea chiedendo un enorme risarcimento alla FIGC.