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06/11/2025 ore 19.30
Reggina

Reggina nella bufera: Montalto assente, squadra allo sbando e società muta. La città chiede chiarezza a Ballarino


Inibizione a Minniti e sanzione FIGC, ulteriore prova del caos che spinge la piazza a chiedere un’inversione di rotta

di Melania Neri

La crisi della Reggina si fa ogni giorno più profonda, trasformandosi in una vera e propria bufera che rischia di travolgere il club amaranto. A pochi giorni dalla delicata trasferta di Acireale, l'ambiente è scosso non solo dalle vicende societarie, ma anche da un'emergenza tecnica senza precedenti, aggravata dall'ombra del silenzio assoluto della dirigenza.


Il “caso” che sta facendo più rumore è quello di Adriano Montalto. Per il secondo giorno consecutivo, l'attaccante non si è presentato agli allenamenti al Sant’Agata, un'assenza che pesa come un macigno.

L'attaccante amaranto infatti avrebbe lasciato il Centro Sportivo. Nessuna comunicazione ufficiale, nessuna spiegazione da parte del club: il mutismo della società amplifica l'incertezza e la tensione intorno alla squadra.


Mister Torrisi si trova in una “situazione disperata”. Nonostante la professionalità nel tentativo di tenere unito uno spogliatoio scosso, il tecnico deve fronteggiare un'emergenza offensiva drammatica. Oltre all'assenza di Montalto, sono ancora alle prese con l'influenza Di Grazia e Palumbo.

Il rischio concreto è che la Reggina possa schierare contro l'Acireale un reparto offensivo interamente composto da under. Uno scenario che fotografa lo stato di fragilità e smarrimento di una squadra che si sente abbandonata a sé stessa.


Se sul campo il caos regna sovrano, la situazione societaria non è da meno. La tifoseria ha espresso ormai un messaggio univoco e forte: «Basta silenzi, vogliamo la verità». La rabbia della piazza si concentra sul patron Ballarino, accusato di non assumersi le proprie responsabilità e di aver lasciato la squadra senza una guida né un segnale di rilancio. Il silenzio della società viene percepito quasi come una provocazione e una profonda mancanza di rispetto verso i colori amaranto e la storia del club.


Ad aggravare il quadro già teso è arrivata oggi anche il l'inibizione ufficiale della FIGC di 45 giorni nei confronti di Virgilio Minniti e una sanzione al club di 1.500 euro per non aver versato alla Scafatese, entro i termini previsti, la quota d’incasso dei playoff dello scorso maggio. Un episodio che getta nuove, pesanti ombre sulla credibilità della gestione.


Oggi la Reggina appare come una nave alla deriva, isolata e prigioniera del mutismo dei suoi vertici. Reggio, tuttavia, non si arrende. La città e la sua gente chiedono a gran voce un cambio di rotta deciso, un atto di responsabilità che restituisca dignità e trasparenza a un club che è simbolo dell'identità reggina.


L'appello è chiaro: il tempo delle giustificazioni e dei silenzi è finito. Il patron Ballarino è chiamato a una scelta non più procrastinabile: rilanciare davvero il club con azioni concrete e immediate, o farsi da parte per permettere alla Reggina di ritrovare la stabilità e la chiarezza gestionale che merita. Il silenzio, ora, non è più tollerabile: rischia solo di fare più danni della tempesta stessa.