Reggina non aspettare i saldi, gennaio è un mese decisivo e domenica arriva la Nuova Igea Virtus
di Francesco Trimboli – La Reggina non può permettersi di affrontare il mese di gennaio come se fosse una fase di “saldi invernali”: questo periodo è cruciale per il futuro della squadra. Il prossimo impegno casalingo contro la Nuova Igea Virtus, spesso vista come una partita facile e di routine, rappresenta invece un’opportunità fondamentale per cambiare rotta. Le gare del girone di andata hanno evidenziato le difficoltà della squadra nel raccogliere risultati contro le squadre di bassa classifica, con prestazioni che non hanno soddisfatto le aspettative.
La pausa natalizia, tuttavia, ha dato al mister Trocini il tempo necessario per lavorare sulla preparazione fisica e tattica della squadra. Oggi la Reggina può contare su una rosa completa, con tutte le potenzialità per puntare al vertice del campionato, indipendentemente dai risultati del Siracusa. La squadra ha ora numerose opzioni per ogni ruolo, con un equilibrio più solido in tutti i reparti: la concorrenza tra i portieri è agguerrita, gli under come Ndoye si stanno affermando come punti di riferimento, e a centrocampo c’è un’abbondanza di scelte. Se Barranco riuscirà a diventare il goleador decisivo che tutti si aspettano, l’attacco sarà altrettanto forte. È giunto il momento di dimostrare il valore di questa Reggina, puntando esclusivamente sui propri risultati.
Come sottolineato anche dal direttore generale Praticò, in un’intervista rilasciata ad Antenna Febea, l’ambiente deve restare compatto. Senza determinazione e coesione, i colori amaranto rischiano di perdere vigore. Tuttavia, come è noto, il risultato sportivo è ciò che conta veramente. Per questo la partita contro l’Igea deve essere affrontata con la giusta mentalità, senza lasciare nulla di intentato. Mister Trocini ha più volte parlato di “fantasmi” e “paura”, ma sa bene che, se ben organizzata in campo, la squadra ha le capacità per superare gli avversari con forza. Solo il Granillo, supportato da qualche risultato positivo in più, potrà intimorire chiunque. Si spera che la squadra, galvanizzata dai recenti successi, abbia recepito il messaggio che l’obiettivo è vincere e uscire da questa categoria. È inutile ripetere il concetto spallettiano che “uomini forti hanno destini forti, uomini deboli destini deboli”, perché è evidente, dopo anche l’intervento del patron, che il pensiero comune è di puntare alla testa della classifica.
Nel calcio moderno, primeggiare non significa vivere costantemente nell’ansia della vittoria, ma godere dei successi, sorridere e trovare serenità. Questa luce deve essere viva nei giocatori amaranto. Il mercato, poi, farà la sua parte: la società sarà pronta a intervenire, e i risultati saranno il frutto di quanto coltivato fino ad ora. Se una squadra ha tutti gli strumenti per fare bene, i risultati arriveranno, ma se, al contrario, ci si affida solo a pochi e si tralasciano i rinforzi, il carico di lavoro potrebbe non bastare. Non possiamo prevedere il futuro, ma nel calcio la prevenzione è ormai un concetto consolidato. Come si suol dire, “ai posteri l’ardua sentenza”.