Reggina, riecco punti e sorrisi: adesso continuità e una sentenza favorevole
Semplice e un po’ casuale. Parafrasiamo una frase dalla storica canzone di Adriano Celentano e Mina (Acqua e Sale, 1998) per descrivere il successo della Reggina a Perugia. Una partita vitale per gli amaranto, svoltata dai due macro errori del portiere biancorosso Gori, imbattibile all’andata, sfortunato al ritorno.
A tal proposito: bello il gesto di squadra, staff e team manager, fra i primi a consolare l’estremo difensore perugino, bella anche l’immagine dello spogliatoio della Reggina ripulito. Anni fa, un ex proprietario parlò di una Reggina che doveva essere antipatica: sinceramente, non serve esserlo, meglio essere vincenti sì, ma anche sportivi e signorili.
Semplice e un po’ casuale
Riparte, dunque, da Perugia la corsa di Pippo Inzaghi. Come detto, semplice e un po’ casuale è il successo del Curi: fino alla clamorosa papera di Gori, la squadra amaranto stava faticando, sotto nel gioco e nel punteggio. Il calcio è materia, però, assai strana e se tante volte la formazione dello Stretto non aveva raccolto quanto seminato, dall’Umbria porta via tre punti nati da svarioni altrui. Per carità: nel secondo tempo Hernani (sublime) e compagni hanno interpretato indubbiamente la gara, ma finalmente gli episodi hanno sorriso.
E, a proposito di sorrisi, bello rivedere quello di Luigi Canotto. Aveva commesso delle ingenuità gravi nelle scorse gare: più che il gol non siglato a Genova, era stata la mancata chiusura nell’azione dello 0-1 del Parma al Granillo a fare arrabbiare. Il terzo gol siglato ieri restituisce all’esterno ex Frosinone la gioia personale, nella speranza di tornare ad ammirarne la versione migliore, vista fino a dicembre.
Aprile, quindi, si apre come meglio non si potrebbe e per la Reggina era fondamentale. Avevamo scritto di come sarà un mese vitale: fra campo e Tribunali il club si gioca il futuro. A proposito: da segnare in rosso sul calendario la data del 13 aprile, giorno in cui la società verrà giudicata per il deferimento in merito alle scadenze federali. Tiene il fiato sospeso un po’ tutto il mondo calcio, curioso di capire se, come dovrebbe essere, la sentenza che uscirà fuori potrà fare giurisprudenza per il mondo pallonaro.