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02/11/2025 ore 18.04
Reggina

Reggina, Torrisi dopo la sconfitta con la Nuova Igea Virtus: «Non abbiamo fatto abbastanza per vincere»

Il tecnico amaranto ammette i limiti fisici e l'assenza di occasioni, ma detta il prossimo impegno dei suoi: «Dobbiamo pensare a migliorare, non c'è tempo per piangersi addosso o leccarci le ferite»

di Melania Neri

Dopo la deludente sconfitta della Reggina contro la Nuova Igea Virtus al Granillo, mister Alfio Torrisi si è presentato in sala stampa per analizzare con lucidità la prestazione della squadra, non nascondendo le difficoltà ma assumendosi la responsabilità del momento.

«Non ho nulla da rimproverare ai ragazzi. Sotto il piano dell’impegno, la squadra ha fatto la partita che doveva fare, contro una squadra che ha dimostrato che i punti che ha li vale tutti, soprattutto per la ferocia e per la voglia che ha di combattere pallone su pallone», ha esordito il tecnico amaranto.

Torrisi ha evidenziato l’episodio chiave che ha deciso la partita: «Abbiamo preso gol su un nostro infortunio, nel nostro miglior momento. Eravamo scesi col piglio giusto, nel secondo tempo abbiamo aumentato un po’ l’intensità e la partita, secondo me, potevamo indirizzarla sullo 0-0. Per vincere, oggi, abbiamo fatto troppo poco».

Il tecnico ha anche chiarito che la squadra non ha avuto reali occasioni per segnare: «Non è che oggi non abbiamo fatto gol ma abbiamo creato 7-8 palle gol e siamo stati sfortunati, no. Non abbiamo fatto gol perché non abbiamo creato».

Sul piano fisico, Torrisi ha ammesso le difficoltà della squadra: «Fisicamente non stiamo bene e dobbiamo farcene una ragione. Dobbiamo cercare di migliorare il prima possibile».

Il tecnico ha sottolineato anche le caratteristiche dell’avversario: «Affrontavamo una squadra che, se oggi contiamo le statistiche, ha numeri impressionanti. Non hanno mai giocato palla a terra, ma hanno messo palle lunghe, come è nel loro DNA. Molto spesso si giocava sulle seconde palle e noi abbiamo dovuto abbassarci per assorbire questi lanci. Mancava un po’ di densità nella zona centrale del campo, però è inutile piangersi addosso».

«Dobbiamo pensare già da domani a come migliorare. Non abbiamo tempo di piangerci addosso o leccarci le ferite. Il nostro lavoro ci impone di pensare subito a come uscire da questa situazione e migliorare».