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16/12/2024 ore 10.14
Reggina

Reggina tra marchio conteso e merchandising “alternativo”

Rocco Falleti ha registrato il nome “As Reggina” nel 2017 e sul web spunta una pagina riconducibile all’imprenditore di Taurianova su cui si possono comprare gadget con il nome finito in tribunale
di Redazione

di Vincenzo Imperitura Una polemica dai toni forti, esasperata nei contenuti da una parte della politica cittadina e cresciuta a dismisura attraverso i social tra i tifosi amaranto. È quella che ha riguardato per mesi e mesi nome e simbolo, identità e tradizione della Reggina. Quasi come una cantilena mentre la Reggina diventava temporaneamente Fenice Amaranto in seguito all’ennesimo fallimento. Una polemica così profonda da spaccare in due la tifoseria e che si è trascinata fino alla scorsa estate quando l’attuale proprietà si aggiudicò all’asta il diritto a chiamarsi Reggina. Una polemica che si sperava chiusa e che invece è riesplosa una manciata di giorni fa, con l’ordinanza con cui il tribunale civile di Catanzaro è intervenuto per stoppare le pretese di un imprenditore e avvocato di Taurianova, Rocco Falleti, che nel 2017 aveva registrato a suo nome il marchio denominativo As Reggina. Una polemica dai toni vagamente surreali – come se un privato cittadino registrasse il nome Coca Cola rivendicandone poi il diritto all’uso esclusivo – e che, nonostante il pronunciamento del giudice, potrebbe trascinarsi ancora per le aule di tribunale.

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