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05/03/2025 ore 20.34
Reggina

Serie D, girone I: la competizione dei dettagli e un finale infuocato tra Reggina e Siracusa. Mentre la Scafatese…

L’Akragas, i rientri e il potente messaggio della Curva Sud segnano il punto cruciale del campionato. Nel frattempo, il mister dell’Enna ha rassegnato le dimissioni
di Francesco Trimboli

Con il ritorno definitivo di giocatori fondamentali come Grillo e Forciniti, la Reggina si prepara ad affrontare le sfide decisive del finale di stagione. Il primo posto è ancora alla portata, ma la squadra deve mantenere un livello di concentrazione costante. In questo sprint finale, saranno i dettagli a fare la differenza e ogni errore potrebbe compromettere le ambizioni della squadra.

Il campionato di Serie D entra nella sua fase finale e le otto partite rimaste non lasceranno spazio a errori. La Reggina, pur essendo una delle squadre più forti, sa che ogni passo falso potrebbe compromettere tutto. La vittoria contro il Paternó ha dato segnali positivi, ma la tensione resta alta.

Ogni partita da qui alla fine del campionato sarà una battaglia, specialmente contro squadre come l’Akragas. La Reggina, consapevole delle difficoltà passate, in particolare sotto la gestione Pergolizzi contro squadre di bassa classifica, non può lasciarsi illudere dalla presunta facilità di alcuni incontri. Ogni sfida richiede un approccio serio, senza concessioni. Dopo la sontuosa prestazione contro il Paternó, però, la squadra ha dimostrato di saper affrontare ogni situazione con la giusta mentalità.

La chiave per la Reggina sarà mantenere l’intensità e la concentrazione che l’hanno contraddistinta negli ultimi mesi. Mister Trocini, sempre attento ai particolari, sa che anche le squadre meno forti sulla carta nascondono insidie. Non bisogna mai sottovalutare nessun avversario e ogni singolo minuto richiederà il massimo impegno.

A fare la differenza, potrebbero essere i rientri di Grillo e Forciniti, due giocatori dalle qualità indiscutibili che hanno il potenziale per cambiare le sorti della squadra. La loro presenza in campo aggiungerà qualità e freschezza, rendendo la Reggina ancora più pericolosa. Anche De Felice, con il suo minutaggio crescente, potrà dare quella sostanza necessaria per il reparto offensivo, sempre alla ricerca di soluzioni decisive.

In parallelo, le parole della Curva Sud al termine della partita contro il Paternó sono state un monito per l’intera squadra. Un segno tangibile di attaccamento alla maglia e ai giocatori che si stanno spendendo senza risparmio. In un momento cruciale come questo, la Curva ha voluto ribadire l’importanza di ogni punto, riconoscendo gli sforzi dei giocatori, ma sottolineando che non ci possono essere distrazioni. Un messaggio che va oltre il tifo, invitando tutti a dare il massimo fino all’ultimo secondo, consapevoli che solo con impegno totale si potranno raggiungere gli obiettivi.

Nel frattempo, in casa Enna, prossimo avversario del Siracusa, le dimissioni del mister Pagana, del suo staff e del direttore sportivo hanno scosso l’ambiente. Con l’arrivo del nuovo allenatore, Passiatore, c’è la speranza di una rinascita. I cambi di guida tecnica portano con sé una forte voglia di rivalsa da parte dei giocatori, che cercheranno di mettersi in mostra con il nuovo mister. Passiatore potrebbe portare una nuova energia, ma resta da vedere se riuscirà a trasformare questa carica in risultati concreti. Il derby contro una squadra di qualità come il Siracusa sarà un banco di prova fondamentale. La sfida si preannuncia quindi tesa e combattuta, con l’Enna che tenterà di risollevarsi.

A rendere ancora più incerta e tesa la lotta per la conquista della serie C c’è la Scafatese di mister Atzori, che, con un cammino silenzioso ma determinato, ha conquistato la quarta vittoria consecutiva. Con questi risultati, la squadra campana si è portata a sole sei lunghezze dal Siracusa e a tre dalla Reggina, mettendo entrambe le rivali sotto pressione. Questo recupero inaspettato costringe le altre squadre a non abbassare la guardia, poiché ogni passo falso potrebbe rivelarsi fatale.

La lotta per il vertice si fa quindi sempre più accesa e nessuna delle contendenti può permettersi distrazioni. Non c’è più spazio per errori: il finale di stagione è tutto da vivere.