Silenzio e rabbia al Granillo: la Curva Sud abbandona la Reggina
Un pomeriggio di tensione e delusione al “Granillo”. La Reggina cade ancora, stavolta contro la capolista Igea Virtus, e il popolo amaranto risponde come non aveva mai fatto: con il silenzio.
Nonostante il cambio di allenatore e l’appello di mister Torrisi, la squadra non ha dato segni di reazione. In campo, poca convinzione e nessuna scintilla.
Sugli spalti, invece, la Curva Sud ha mostrato la propria amarezza con striscioni duri e inequivocabili: «Mister ci chiede di sostenere la squadra... Noi sosteniamo la maglia perché è nostra. Voi? Quando vi prenderete le vostre responsabilità?». E ancora: «Società! Non degna di rappresentare la nostra città».
Un messaggio chiaro alla dirigenza, nel mirino ormai da settimane. L’invito dell’allenatore a ricompattarsi attorno alla squadra è rimasto inascoltato: la tifoseria, tornata sugli spalti per amore dei colori, ha presto smesso di cantare. A metà del secondo tempo, la Curva ha taciuto. Poi, prima del triplice fischio, ha lasciato lo stadio, rifiutando il tradizionale saluto sotto la curva.
Una Curva e uno stadio che da sempre aspettano la fine di ogni partita per salutare la propria squadra e onorare la maglia, oggi col silenzio hanno messo in chiaro le cose come stanno.