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29/01/2025 ore 18.00
Reggina

Verso Acireale - Reggina: mister Chianese racconta la rinascita dell’Acireale: «Non ci siamo mai arresi, la nostra forza è non mollare mai»

Dopo un avvio complicato, l’Acireale si prepara a sfidare una Reggina inarrestabile. Chianese elogia Ragusa: «Un esempio per tutti, ha vissuto i grandi palcoscenici del calcio»
di Francesco Trimboli

Mauro Chianese, allenatore dell’Acireale, ci racconta il percorso di rinascita della sua squadra, partendo da un momento difficile per arrivare ad affrontare la Reggina, una delle formazioni più in forma del campionato. Parla di un gruppo che ha saputo reagire e migliorare, evidenziando il valore della mentalità vincente. Inoltre, esprime parole di ammirazione per Ragusa, attaccante della Reggina, considerato un esempio di dedizione al calcio.

Mister, il campionato di Serie D è molto competitivo, con molte squadre agguerrite sia in zona alta che bassa. Cosa ne pensa di questa situazione?

«Questa è la mia nona esperienza in Serie D. Dopo aver allenato in vari gironi, quest’anno sono tornato all’Acireale, una squadra con tanta qualità ed esperienza. Il livello è alto, con molte squadre ben attrezzate e allenatori preparati. Il mio arrivo ha coinciso con una fase difficile: in 14 partite avevamo solo 11 punti. Non è stato facile, ma ho cercato di risvegliare un gruppo che, purtroppo, era demotivato».

Dopo la sconfitta contro l’Igea Virtus, ha riunito la squadra al centro del campo. Che cosa ha detto ai suoi ragazzi?

«Quella è stata una partita difficile, soprattutto perché fino all’espulsione eravamo padroni del gioco. Poi è cambiato tutto. Nonostante il risultato, ho cercato di far capire ai ragazzi che avevano comunque fatto una buona prestazione, nonostante il risultato finale ci sia sfuggito».

Mokulu ha segnato 7 gol in 7 partite. Come giudica il suo impatto sulla squadra?

«Mokulu è un giocatore fondamentale. Nonostante l’età, è un professionista serio, con una carriera di grande esperienza. Il suo attaccamento alla maglia dell’Acireale è incredibile. Sta facendo molto bene, ma il suo successo è anche il frutto del lavoro di squadra».

La squadra ha un buon rendimento in casa, ma fatica in trasferta. Come spiega questa differenza?

«Le difficoltà in trasferta sono spesso legate a fattori psicologici e a episodi che possono condizionare il risultato, come è successo contro l’Igea Virtus. Tuttavia, sappiamo che in casa la squadra gioca con maggiore sicurezza. Dobbiamo lavorare sull’approccio alle partite fuori casa e migliorare il nostro rendimento nella seconda parte della stagione».

Come ha trovato la squadra dal suo arrivo? È cambiata molto?

«Il cambiamento più grande è stato mentale. Ho lavorato sulla mentalità dei ragazzi, cercando di far capire loro quanto sia importante indossare la maglia dell’Acireale. Per i nuovi arrivati, ma anche per i giocatori che erano già qui, ho cercato di infondere una mentalità vincente. Vogliamo che ogni calciatore si senta parte di un progetto importante. Il presidente Di Mauro, insieme a tutta la società, sempre presente e di grande supporto, sta giocando un ruolo fondamentale nel sostenere e accompagnarci in questo percorso di crescita».

La Reggina sta vivendo una stagione straordinaria. Come giudica la loro performance?

«La Reggina è una squadra ben organizzata, con un allenatore preparato e una rosa di qualità. Sono tra le formazioni più forti del campionato, e per me sono un modello da seguire per la consistenza che hanno mostrato finora. Inoltre, il loro grande pubblico è un ulteriore stimolo per loro, rendendoli ancora più temibili».

C’è un giocatore in particolare che l’ha impressionata?

«Sì, Ragusa mi ha sorpreso molto. È passato da campionati importanti a giocare in Serie D con la stessa passione e impegno. È un esempio di come dovremmo vivere il calcio: indipendentemente dal campionato, l’importante è mettere sempre la stessa dedizione».

L’Acireale adotterà una strategia difensiva contro la Reggina?

«Non credo in una strategia puramente difensiva. La nostra squadra ha delle qualità che vogliamo esprimere. Se ti rinchiudi in difesa contro una squadra come la Reggina, rischi di subire pressione per tutta la partita. Noi vogliamo fare la nostra partita, rispettare il nostro gioco e dimostrare la nostra forza».

Un pensiero su mister Trocini?

«Bruno Trocini è un grande uomo e un grande allenatore. Abbiamo avuto modo di conoscerci e ho un’enorme stima per lui, sia a livello professionale che umano. Sta facendo un ottimo lavoro a Reggio, e i suoi risultati parlano chiaro».

Le partite contro Città di Sant’Agata ed Enna potrebbero essere decisive per la stagione. Come le affronterà?

«Ogni partita è una finale. Ora siamo concentrati sulla sfida con la Reggina. Dopo quella, penseremo alle altre. Non guardiamo troppo in là, vogliamo fare il nostro cammino passo dopo passo».

Domenica le due tifoserie vivranno un gemellaggio. Cosa pensa di questa iniziativa?

«Il calcio è prima di tutto passione e sport. È bello vedere come, al di là delle rivalità, i tifosi possano unirsi per vivere insieme una giornata di puro divertimento e lealtà sportiva. Iniziative come queste mostrano come lo sport possa essere un’occasione di aggregazione e di rispetto reciproco. Questa è la vera bellezza del calcio».

Infine, chi è Mauro Chianese oltre il calcio? Quali sono le sue ambizioni e sogni?

«Sono una persona che ama la sua famiglia e i suoi figli. Amo il mio lavoro, ma ultimamente devo ammettere che il calcio sta perdendo un po’ dei suoi valori. Le dinamiche dei social e le critiche senza fondamento stanno cambiando la percezione di questo sport. A volte si dimentica il rispetto e si destabilizzano situazioni senza motivo».

L’Acireale di Chianese sta cercando di ricostruire la sua identità, puntando su resilienza e lavoro di squadra. Tuttavia, la sfida contro la Reggina, in grande forma sarà un test duro per il gruppo acese, che dovrà dimostrare ancora una volta di non arrendersi.