Chianalea, dove il mare bussa alla porta
Una barca dorme all’ingresso di un vicolo illuminato da luci calde, in un angolo di Scilla dove il tempo sembra fermarsi per ascoltare il mare
di Lorenzo Vazzana – In un angolo nascosto di Scilla, dove le case si stringono come amanti e le scale scendono lente verso il mare, una piccola barca riposa sotto la luce fioca dei lampioni. Intorno, solo il sussurro delle onde e il profumo salmastro della notte. Le luci sospese, come stelle cadute dal cielo, raccontano storie di cene d’estate, di risate soffuse, di promesse sussurrate tra un bicchiere di vino e uno sguardo. È un luogo che parla sottovoce, che invita a rallentare, a sedersi, a lasciarsi abbracciare dalla bellezza semplice delle cose vere. Qui, ogni dettaglio — una tovaglia a righe, una sedia vuota, una barca dimenticata — diventa poesia. E in quel silenzio caldo, chi ascolta con il cuore sentirà il respiro del mare raccontare l’eternità di un istante.