Reggio, si esprimono i cittadini: il 66% sceglie “eventi culturali e concerti” per la nuova Piazza del Popolo
Lo abbiamo chiesto al “popolo reggino”, lo stesso a cui il sindaco Giuseppe Falcomatà aveva detto di voler restituire Piazza del popolo. Ed abbiamo ottenuto una traccia, più che significativa visti i risultati. Il campione che viene fuori dal sondaggio messo in piedi da ilreggino.it non può certo essere rappresentativo dell’intera popolazione, ma siamo e rimaniamo convinti del fatto che anche l’opinione di un singolo debba avere cittadinanza tra i decisori politici, siano essi di maggioranza che di opposizione.
Il sondaggio – aperto venerdì e chiuso domenica sera alle 20 – ha visto la partecipazione di 2295 cittadini, di questi il 66,62% pari a 1529 voti, si è detta d’accordo con la prima idea lanciata dall’amministrazione comunale, secondo cui la Piazza deve ospitare eventi culturali e concerti. Il 24,79% (569 voti) si è dichiarato contrario a questa prima ipotesi immaginando una Piazza del popolo capace di tornare ad ospitare il mercato storico, ma naturalmente in chiave moderna. Solo l’8,58%, pari a 197 preferenze, ha invece optato per la terza possibilità offerta dal sondaggio, dicendosi d’accordo con la sospensione ordinata dal Comune, ma per una ripartenza con la Piazza ad ospitare per una parte il mercato e per un’altra un parcheggio.
La scelta del Comune
Riavvolgendo il nastro degli eventi che si sono succeduti, bisogna considerare che l’amministrazione comunale di Reggio Calabria ha sancito uno stop temporaneo allo storico mercato di Piazza del Popolo. Una delibera di giunta è stata licenziata lunedì 13 gennaio sancendo la sospensione del mercato fino a giugno 2025. Ma prima ancora era stato il sindaco Giuseppe Falcomatà ad annunciare attraverso i suoi canali social la decisione di destinare la piazza a parcheggio, nelle more di una più articolata decisione sul da farsi. Prospettando nello stesso messaggio l’idea di destinate la piazza per la celebrazione di eventi culturali e concerti.
Le proteste e la battaglia politica
La decisione, arrivata nella prima settimana di gennaio, ha colto un po’ tutti di sorpresa accendendo il dibattito e accendendo la protesta dei commercianti arrivata a livelli di guardia, con il tentativo da parte di uno degli operatori mercatali di darsi fuoco cospargendosi con della benzina. Un episodio che fortunatamente non ha prodotto ulteriori conseguenze se non quelli della massima attenzione su quella che potrebbe rivelarsi anche una bomba sociale da gestire in maniera oculata e nel rispetto delle regole.
Alla decisione si è opposta anche l’opposizione di centrodestra a Palazzo San Giorgio, convinta che a non far applicare la legalità a Piazza del popolo sia stata proprio la negligenza dell’amministrazione che ha consentito agli abusivi di operare indisturbati nel mercato che ad oggi fa segnare soltanto due operatori in regola. Per loro la scelta sul da farsi è obbligata: mantenere a Piazza del Popolo il mercato storico cittadino.
Un dibattito ancora vivo
Da qui l’idea del sondaggio che parte appunto dall’affermazione del sindaco, secondo cui «Piazza del popolo ritorna al popolo». Nell’ultima settimana la Commissione Controllo e garanzia di Palazzo San Giorgio, guidata da Massimo Ripepi ha audito l’assessore Lanucara e la dirigente Pace sul bando del 2018, per il quale gli stessi operatori mercatali hanno espresso forti perplessità. L’opposizione di centrodestra non ha mollato la presa convocando una conferenza stampa proprio a Piazza del popolo dove ha ribadito la sua posizione, accusando Falcomatà di aver agito con un atto d’imperio che in sostanza mortifica i cittadini, soprattutto del quartiere. Questa mattina, a meno di sorprese, si annuncia una nuova battaglia in Commissione, dove è stato convocato per la seconda volta il primo cittadino.