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10/12/2025 ore 13.10
Sanità

Casartigiani Calabria: «Estetisti e parrucchieri abusivi nei reparti oncologici, serve un intervento urgente»

Il coordinatore regionale Giovanni Misitano scrive al commissario ad acta Roberto Occhiuto denunciando la presenza crescente di operatori non qualificati all’interno delle strutture oncologiche. «Pazienti fragili esposti a rischi sanitari gravi. Si istituisca un tavolo di confronto».

di Redazione

Casartigiani Calabria accende i riflettori su una questione definita «di crescente rilevanza» e che, secondo l’associazione, riguarda direttamente la salute e la dignità dei pazienti oncologici della regione.

In una lettera inviata al commissario ad acta per la Sanità, on. Roberto Occhiuto, il coordinatore regionale Giovanni Misitano denuncia la presenza sempre più diffusa di estetisti e parrucchieri non autorizzati che operano all’interno dei reparti oncologici, offrendo servizi senza abilitazioni, senza formazione specifica e privi delle certificazioni igienico-sanitarie richieste.

Una situazione che, per Casartigiani, rappresenta un rischio concreto per persone già fortemente esposte e immunologicamente fragili. «I pazienti sottoposti a trattamenti oncologici – si legge nella nota – si trovano in condizioni di particolare vulnerabilità, e per questo ogni intervento estetico o tricologico dovrebbe essere eseguito esclusivamente da professionisti regolarmente abilitati e formati sulle fragilità oncologiche».

La presenza di soggetti non qualificati costituirebbe dunque non solo una violazione delle norme professionali, ma anche un potenziale pericolo per la salute dei pazienti.

Oltre agli aspetti sanitari, Casartigiani richiama l’attenzione sul profilo etico e sulla tutela della dignità personale: «Troppo spesso – denuncia Misitano – i pazienti vengono esposti a pratiche non regolamentate, anche a causa della carenza di controlli e della scarsa informazione». Una criticità che, secondo l’associazione, si scontra con l’impegno di estetiste ed estetisti formati in ambito oncologico, figure altamente specializzate che seguono percorsi mirati e rispettano standard stringenti.

Per fronteggiare il problema, Casartigiani chiede all’on. Occhiuto l’istituzione di un tavolo di confronto dedicato, che consenta di discutere proposte e individuare misure efficaci per contrastare il fenomeno, tutelare i pazienti e riconoscere le competenze dei professionisti qualificati.

La lettera si chiude con un appello alla responsabilità istituzionale: «Confidiamo nella Sua sensibilità e attenzione verso un tema che incide profondamente sulla qualità della vita dei pazienti oncologici e sulla sicurezza dei loro percorsi di cura».