Gom Reggio, ecco il nuovo poliambulatorio multispecialistico intitolato a Giuseppe Poeta: migliorerà la presa in carico dei pazienti - FOTO e VIDEO
Non solo un accorpamento di alcuni ambulatori ma soprattutto un unico presidio per una migliore e più completa presa in carico del cittadino. Continua l’attività di potenziamento ed efficientamento in atto nel Grande ospedale Metropolitano di Reggio Calabria. Inaugurata oggi anche un’area poliambulatoriale multispecialistica sempre presso il presidio Riuniti. Un servizio che rafforza la rete delle cure ambulatoriali, offrendo in un unico spazio la possibilità di accedere alle branche mediche di Audiometria, Logopedia, Medicina generale Rtg, Ortopedia, Otorino, Gastroenterologia, Medicina generale Ecografia, Pneumologia, Neurochirurgia, Cardiochirurgia, e di prenotare anche gli accertamenti successivi.

Questa mattina il consueto incontro di presentazione nell’aula Giovanni Spinelli particolarmente gremita, il taglio del nastro dei nuovi ambulatori con la benedizione del cappellano dell’ospedale don Stefano Iacopino e la partecipata cerimonia di scopertura della targa, posta accanto all’ingresso del poliambulatorio, che reca il nome di Giuseppe Poeta, indimenticato direttore dell’unità operativa complessa Dermatologia del Gom scomparso nel 2022.
Il dottore Giuseppe Poeta ha lasciato un grande e luminoso ricordo nel nosocomio reggino, come dimostrato dalla grande partecipazione alla cerimonia odierna alla presenza dei figli Stefano e Ivana e della moglie Renata Melissari visibilmente commossa. Prima di essere trasferita nel plesso Morelli, l’unità operativa complessa di Dermatologia era ubicata proprio nell’ala del plesso Riuniti dove dal prossimo 1 ottobre entrerà in funzione il poliambulatorio multispecialistico oggi inaugurato, dunque al primo piano dell’ospedale storico. Dunque l’intervento odierno, realizzato con fondi a bilancio dell’azienda ospedaliera, ha anche riqualificato e riutilizzato locali che erano stati dismessi.
Una presa in carico più completa
«Attiviamo dal prossimo 1 ottobre uno strumento di grande civiltà sanitaria. Abbiamo convogliato una serie di ambulatori – spiega ancora la commissaria straordinaria del Gom di Reggio, Tiziana Frittelli – dove saranno eseguite le prime visite e anche i controlli ma con una novità importante che speriamo possa facilitare l’accesso alle cure della cittadinanza.

Auspichiamo, e ci impegneremo al massimo per riuscirci, che il cittadino esca da qui non con una prescrizione, con la quale poi dovere chiamare il Cup e prenotare i successivi accertamenti diagnostici o le successive visite specialistiche ma già con le prenotazioni per una presa in carico più completa. La Regione ha messo in campo uno sforzo notevole con il Cup unico e noi con questo accentramento speriamo di potere comunque risparmiare al cittadino i passaggi successivi alla visita ambulatoriale. Il nostro impegno è di facilitare e di agevolare, naturalmente sempre nel rispetto delle urgenze e delle liste d’attesa.
Questa è una sperimentazione sulla quale puntiamo moltissimo al fine di poterla applicare anche per altre discipline e di poterla replicare nel plesso Morelli dove insistono gli ambulatori per l’ampio ambito delle malattie croniche», spiega ancora la commissaria straordinaria del Gom di Reggio, Tiziana Frittelli.
Separare i degenti dai pazienti esterni

«L’obiettivo di questo poliambulatorio – spiega Matteo Galletta, direttore medico del presidio ospedaliero – è quello di garantire la presa in carico del paziente che accede per la prima visita, garantendo tutti gli step successivi, ossia visite specialistiche, diagnostica, risonanza, tac, ecografia. Insomma tutto il percorso dall’ingresso all’uscita del paziente. Il fine è quello di separare i percorsi ambulatoriali da quelli di degenze. Gli ambulatori sono vicino alle aree di degenza, creando sovraffollamento e disordine.
Con questo poliambulatorio al primo piano, che in realtà è un’estensione di quelli presenti in reparto, separiamo le persone ricoverate dai pazienti esterni, ottimizzando la nostra organizzazione e migliorando la presa in carico. All’interno di questo ospedale ci sono tra le 40 e le 45 discipline con almeno due, tre ambulatori ciascuna, per un totale di oltre un centinaio di ambulatori distribuiti tra di due presidi. Vorremmo replicare questa esperienza anche per altre discipline, una volta eseguite le opportune valutazioni e individuati gli spazi», spiega ancora Matteo Galletta, direttore medico del presidio ospedaliero.
Una vita per l’ospedale

«Siamo molto felici e grati al Gom per questo tributo. Papà per sessant’anni ha veramente vissuto in ospedale e per l’ospedale. Questa è stata la sua prima casa quando appena laureato aveva iniziato a muovere i primi passi all’inizio degli anni Sessanta. Era rimasto vicino al Gom anche dopo il pensionamento. Ha avuto incarichi nel sindacato ed è stato presidente dell’Ordine dei Medici.
Sempre al servizio di medici e pazienti. Siamo grati per questa iniziativa del Gom grazie alla quale papà continuerà a vivere ogni qualvolta qualcuno leggerà il suo nome su questa targa, qui dove ha lavorato con dedizione e abnegazione», dichiara Stefano Poeta, figlio del compianto primario Giuseppe Poeta.
«Credeva in questo ospedale e qui ha dato veramente la sua anima. Ricordo che fu proprio il dottore Poeta e volermi qui. Io lavoravo in una casa di cura privata ma lui mi volle qui nel pubblico. Non solo un emerito primario ma soprattutto un grande uomo che amava questo ospedale e la sua città», ricorda il direttore sanitario del Gom, Salvatore Costarella.
«Il segno della continuità è importante e dunque con questa intitolazione intendiamo andare avanti tenendo sempre presenti coloro che ci hanno preceduto, preparando il terreno per quanto oggi riusciamo a realizzare. Non sarà l’unica intitolazione. La memoria è un valore», evidenzia la commissaria straordinaria del Gom di Reggio, Tiziana Frittelli.
La visione e il futuro
«Sappiamo di dovere ancora fare molto e che il cammino è lungo. Chiediamo scusa per i disagi ma al contempo rileviamo che questo ospedale con 600 posti letti serve un bacino di 520 mila cittadini e che ha un numero di accessi (in larga parte inappropriati) al Pronto soccorso coincidente con quello del Gemelli di Roma, dove i posti letti sono molti di più e anche la sanità territoriale dà risposte diverse. Chiediamo, pertanto anche pazienza.
Il quadro epidemiologico è completamente cambiato e così quello demografico. C’è un invecchiamento della popolazione e c’è una tendenza ancora ad utilizzare l’ospedale come unico punto di accesso. Ciò è dovuto anche alle difficoltà economiche, dunque confidiamo non solo nella riforma della sanità territoriale finanziata con il Pnrr ma anche nella crescita di questa città in modo da migliorare la situazione complessiva. Da questo punto di vista ringrazio il presidente della Camera di Commercio, Antonino Tramontana, di essere qui oggi.
Intanto noi andiamo avanti con sperimentazioni come quella di oggi, con innovazione e con l’incremento del personale. Saranno presto pubblicati gli avvisi per cinque nuovi primari, il massimo per noi possibile. Siamo convinti di potere e di dovere migliorare le prestazioni consapevoli delle grandi professionalità che in questo ospedale già ci sono. Una concentrazione davvero insolita che dunque non giustifica gran parte della migrazione sanitaria che invece questa città registra e causata da una cattiva narrazione di cui è oggetto la nostra sanità. Ripeto sappiamo di avere davanti a noi ancora un lungo cammino. Dobbiamo crescere e dobbiamo migliorare la nostra organizzazione ma siamo anche consapevoli di avere competenza e volontà per migliorare ed essere in grado di assistere sempre meglio la cittadinanza», conclude la commissaria straordinaria del Gom di Reggio, Tiziana Frittelli.
Il ciclo di inaugurazioni
Dopo l’inaugurazione delle nuove sale operatorie presso l’unità operativa complessa di Ostetricia e Ginecologia, il completamento dell’area di Radiologia a disposizione dei pazienti del pronto soccorso e la presentazione del progetto Dama Tobia e dei nuovi spazi dedicati ai pazienti con disabilità psichica e relazionale, l’appuntamento odierno precede l’ultimo di questo ciclo in programma per il prossimo 30 settembre.
Alle ore 17 in programma la presentazione di tre nuovi angiografi per le sale di Emodinamica del reparto di Cardiologia. Si tratta di una dotazione tecnologica di ultima generazione che consentirà interventi più rapidi e precisi, rafforzando un settore strategico nella lotta alle patologie cardiovascolari.