Intitolala al Morelli l'Unità Operativa Microcitemie al Dr. D’Ascola: omaggio a un medico e uomo di grande umanità
Straordinaria partecipazione di familiari, amici, pazienti e colleghi in occasione dell’intitolazione della U.O.S.D. Microcitemie – Emostasi e Trombosi al dr. Domenico Giuseppe D’Ascola, avvenuta ieri presso il Presidio “Morelli” del Grande Ospedale Metropolitano. L’intitolazione, fortemente voluta da tutta la Direzione Strategica, è stata introdotta dal Commissario Straordinario del G.O.M., dr. Gianluigi Scaffidi, accompagnato dal Direttore Amministrativo Aziendale, dott. Francesco Araniti.
«Senza memoria del passato non si costruisce un buon futuro» – ha affermato Scaffidi – «ed è per questo che abbiamo voluto ricordare il caro Giuseppe nel giorno del suo compleanno e nel luogo in cui ha trascorso tutta la sua vita professionale». Il Commissario del G.O.M. ha ricordato con commozione il Dr. D’Ascola, elogiandone la gentilezza, mitezza e signorilità, definendolo «un uomo d’altri tempi». «A testimonianza della sua grandissima professionalità – ha proseguito – parla chiaramente la folta presenza dei suoi pazienti qui oggi, nonché il fatto che il reparto di Microcitemie sia divenuto nel tempo un punto di riferimento per tutta la provincia reggina e oltre».
Ha preso poi la parola il Giudice Pasquale D’Ascola, fratello di Giuseppe: «Ringrazio i vertici del G.O.M. per aver fortemente voluto e attuato l’intitolazione dell’Unità di Microcitemie al nostro Domenico Giuseppe, in famiglia Giuseppe. È un segno di grande attenzione e riguardo per tutta la compagine sanitaria del G.O.M. e, soprattutto, per i pazienti che, per le particolarità di questo reparto, hanno intessuto con Giuseppe un rapporto stretto e duraturo nel tempo». Il Giudice D’Ascola si è soffermato sui concetti di “professione” e “missione”: in merito esistono trattati e libri di ogni genere, ma «il libro più bello sulla missione del medico è quello che si scrive con l’esempio, con la pratica quotidiana, fatta di attenzione verso l’altro attraverso l’ascolto e la parola».
È stato poi il turno del Prof. Nico D’Ascola, già Senatore della Repubblica e cugino del compianto Giuseppe, che ne ha tracciato un ricordo partendo dalla loro infanzia, «anni felici in cui dovevamo solo pensare a studiare». Il senso dell’intitolazione – ha sottolineato il Prof. D’Ascola – «è quello del tramandare giusti valori, principi e comportamenti, concetto essenziale in una società che si impoverisce continuamente. Questa intitolazione trasmette alla collettività un messaggio di difesa e di preservazione di tutto ciò che Giuseppe ha inteso dare nella sua vita professionale e personale, che non ha necessariamente un valore economico, ma ha un valore spirituale che è sovrabbondante rispetto a quello economico».
A seguire, Stefania De Lorenzo, Presidente dell’Associazione Reggina Microcitemici, ha ringraziato la Direzione Strategica del G.O.M. per aver realizzato «quello che, dal giorno della sua scomparsa, è stato fin da subito un nostro desiderio, ovvero lasciare un segno visibile di ciò che il dr. Domenico Giuseppe D’Ascola ha fatto per l’Ospedale, per il nostro reparto e per tutti i pazienti». La dott.ssa De Lorenzo ha ricordato l’empatia con cui il Dr. D’Ascola si approcciava alla professione, preoccupandosi non solo della salute dei suoi pazienti, ma anche della loro felicità.
Il dr. Giuseppe Messina, attuale Responsabile della U.O.S.D. Microcitemie – Emostasi e Trombosi, ha aggiunto al ricordo comune del collega: «Io eredito questa Storia. Eredito 30 anni di amore e attività verso il nucleo di questo reparto, cioè il paziente. Quando lui era in vita, sentivo spesso il Dr. D’Ascola per chiedere consiglio, e lui era sempre molto disponibile e prodigo di suggerimenti. Adesso» – ha concluso il Dr. Messina – «la mia speranza è che lui possa essere orgoglioso di come stiamo proseguendo il suo lavoro».
Durante la commemorazione si sono susseguiti altri interventi di colleghi e amici. Tra tutti, il dr. Vincenzo Trapani Lombardo, già primario della U.O.C Ematologia del G.O.M., e il dr. Pasquale Veneziano, in rappresentanza dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Reggio Calabria, hanno ricordato le grandi capacità professionali e umane del dr. D’Ascola, la sua attenzione al paziente e il suo profondo amore per l’attività medica.
Dopo la benedizione del reparto da parte di don Gianni Latella, la cerimonia si è conclusa con la presentazione al pubblico delle targhe commemorative tra la commozione di tutti i presenti.