Ospedale di Locri, Aspromonte: «Qui una Cardiologia di eccellenza è possibile»
«Locri ha tutte le caratteristiche che servono per portare avanti un progetto di un reparto di Cardiologia che punti a diventare un centro di eccellenza». Ha le idee chiare Vittorio Aspromonte. Il nuovo primario dell’unità della struttura di contrada Verga, professionista originario di San Giovanni di Gerace, esperto in cardiointerventistica, dopo aver vinto il concorso ha accettato una sfida difficile ma stimolante, riuscendo in poco tempo a guadagnarsi la stima dei colleghi. «Sono arrivato qui con un animo impaurito – ha raccontato ai nostri microfoni a margine del primo corso di formazione sulla sincope, tenuto proprio a Locri – perché ho lavorato 20 anni i centri dove dal punto di vita medico sono stato coccolato e non mancava nulla. Approdare a Locri mi creava una sorte di preoccupazione, subito superata dopo le prime settimane».
All’interno della sua struttura, con la collaborazione della direzione generale, è già riuscito a mettere in piedi un piano per la realizzazione di una sala operatoria da oltre un milione di euro. Un progetto che permetterà al primario e alla sua equipe di mettere in campo le competenze acquisite in anni di carriera a servizio della collettività e di proseguire nell’opera di garantire una sanità di qualità. «Spero a breve di dare risposte ai cittadini per qualsiasi forma di patologia acuta che interessa gli stessi -ha sottolineato Aspromonte – senza che debbano essere trasferiti verso altre province o addirittura fuori regione. Le mie prospettive sono floride. Il mio obiettivo, che sono certo riuscirò a realizzare, è quello di curare tutti i pazienti con patologie cardiache all’interno dell’ospedale di Locri».
Il progetto della nuova sala operatoria permetterà inoltre al professionista di sfruttare la sua specializzazione in cardiologia interventistica. «Sono certo che si potranno fare grandi cose – ha chiosato – Locri dovrà diventare un centro di eccellenza inserito all’interno di un contesto nazionale dove, modestamente, sono conosciuto e stimato. Mi auguro che questo permetterà di sdoganare la nomea di Locri, attualmente bistrattata, per portarla agli onori nazionali di una buona sanità cardiologica».