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01/05/2024 ore 16.10
Sanità

Sanità, il documento di "Progetto città della Piana" con le proposte risolutive alla crisi

L'associazione si prepara alla manifestazione organizzata per il 4 maggio in difesa dell'ospedale di Polistena
di Redazione

«La drammatica crisi della sanità nella “Città della Piana” è al massimo livello di saturazione e rischia di provocare pericolose proteste popolari, poiché la stessa Comunità da troppo tempo viene privata del diritto Costituzionale alla salute a causa di tagli e gravi inefficienze dei servizi essenziali di assistenza sanitaria. Infatti, appare ormai chiaro che esiste un oscuro disegno di annullare la sanità pubblica per consegnarla a organizzazioni di basso profilo, a speculatori economico-finanziari che, dall’esterno della Regione, allungano i loro tentacoli su di noi». È quanto afferma l’associazione “Progetto città della Piana”, che, in vista della manifestazione organizzata per il 4 maggio in difesa dell’ospedale di Polistena, ha approvato un documento «per dare risposte alla crisi della sanità nella Piana».

«La comunità della “Città della Piana” – si legge nel documento – non si rassegna a pagare pesantemente sulla propria pelle l’inadeguatezza di una politica che alimenta sprechi, affarismi ed un ramificato sistema di clientele, e preannuncia l’avvio di forme di vibrante protesta che, se a breve scadenza non si vedranno risultati, coinvolgerà organizzazioni sociali, culturali e produttive. La realizzazione del Nuovo Ospedale della “Città della Piana”, tanto sbandierato da ogni amministrazione di turno ormai da decenni, oltre a mostrare notevoli difficoltà logistiche e realizzative per evidenti e pacchiani errori commessi in passato, lascia intravedere una subdola, cinica e dilatoria volontà politica che non promette niente di buono, lasciando trasparire quella che ormai appare una chimera infinita, disegnata ai danni della popolazione ed alla sua impellente necessità di cure sanitarie.

E tutto ciò mentre l’emigrazione sanitaria è diventata un mostro insaziabile che crea ulteriore sofferenza nelle famiglie, che ingoia risorse regionali ingentissime che hanno già superato la stratosferica cifra di 300 milioni di euro annui, che gravano sui già magri redditi dei calabresi. E ciò per l’impossibilità di curarsi sul posto, a causa delle interminabili liste di attesa che si dilatano sempre più negli anni alle quali l’unico Ospedale di Polistena ancora funzionante, sia pure con grandi difficoltà, non regge per le pressanti richieste di cure per patologie urgenti e gravi. La popolazione, stremata, vive questi disagi con crescente nervosismo, constatando che anche la sua rappresentanza politica sta dimostrando di avere scarsa attenzione per il territorio e insufficiente capacità di individuare e risolvere i problemi nel settore strategico e vitale della sanità.

Purtroppo, venendo a mancare capacità di visione politica per individuare soluzioni efficaci a breve termine, ci sentiamo autorizzati come Associazione, nell’esclusivo interesse dei cittadini, a riformulare le nostre proposte mirate a garantire i Livelli Essenziali di Assistenza, nel tentativo di arginare questa deriva disumana e pericolosa. Partendo da un dato inconfutabile, estratto da recenti studi ISTAT, si rileva che per la popolazione di 180.000 abitanti della Città della Piana sono necessari 620 posti letto distribuiti nei vari comparti ed invece, al contrario, dispone solo di 130 posti letto, ben lontani dagli standards validi su scala nazionale. La carenza nel territorio di questi oltre 400 posti letto porta inevitabilmente a un sovraffollamento di tutti i reparti dell’Ospedale di Polistena, ed in particolare del Pronto Soccorso, che non reggono alla domanda eccessiva dell’utenza. A queste carenze strutturali si somma la cronica carenza di personale medico e paramedico, che innesca a sua volta una serie di reazioni che hanno portato al totale collasso del sistema sanitario.

Sostenere che siamo ormai da troppo tempo in piena tempesta significa riaffermare il solito eufemismo, dal quale, però, è urgente venirne fuori. A questo puntosi si impone ed è impellente formulare proposte risolutive e chiedere che vengano valutate seriamente dalla classe dirigente per limitare le sofferenze dei cittadini. Alla luce di quanto sopra sottoponiamo ai poteri decisionali le seguenti proposte da realizzare con urgenza:


Queste nostre proposte consentirebbero, ove ci fosse volontà politica, onesta valutazione intellettuale e propensione ad attuarle, di disporre di un sistema sanitario in grado di offrire alla popolazione i Livelli Minimi di Assistenza, anche perché si è a conoscenza della disponibilità delle necessarie risorse economiche. Se a quanto da noi proposto non si desse seguito si verificherà se ci siano le condizioni perché questa Associazione proponga ricorso alla Corte dei diritti dell’uomo per vederli finalmente riconosciuti. Invitiamo tutti i cittadini a prendere atto della gravità della situazione, a impegnarsi a lottare con noi, insieme alle Istituzioni più sensibili, per rivendicare il diritto fondamentale alla salute di ogni essere umano, a discernere le false promesse dalla verità e ad evitare strumentalizzazioni che non farebbero altro che aggrovigliare ancora di più la drammatica condizione della sanità pubblica».