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26/06/2024 ore 22.34
Società

19 centri storici della Città Metropolitana protagonisti del progetto "Paesaggi Reggini"

Si tratta di un progetto sperimentale in itinere su borghi del territorio reggino, selezionati mediante l’applicazione di un modello di analisi multicriteria
di Redazione

A Roccelletta di Borgia, presso la sede del Segretariato Regionale per la Calabria del Ministero della Cultura, si è tenuto il primo incontro interistituzionale con 19 sindaci del territorio reggino. Presieduto dal direttore Maria Mallemace e Soprintendente ad interim della SABAP RC-VV, l’incontro ha avuto come obiettivo la condivisione dell’atto di Convenzione e relativo Schema di accordo attuativo per l’avvio del progetto “Paesaggi Reggini”.

“Paesaggi Reggini”, come sottolinea l’arch. Rita Cicero, nasce dalla consapevolezza che si è ancora lontani dal trattare i centri storici come «beni paesaggistici a valenza culturale» da identificare e perimetrare attraverso un processo partecipativo di valutazione. Questo include aspetti storico-culturali, tipologico-formali identitari, i caratteri distintivi del paesaggio complessivo e le forme di governo necessarie per garantire trasformazioni future che salvaguardino i valori espressi.

Si tratta di un progetto sperimentale in itinere su 19 centri storici del territorio reggino, selezionati mediante l’applicazione di un modello di analisi multicriteria. È stato avviato un processo partecipativo in applicazione alla CEP per favorire il coinvolgimento delle istituzioni, dei tecnici e dei cittadini a livello locale, al fine di coglierne appieno i valori e definire e condividere le regole per il governo delle trasformazioni in atto.

Con l’incontro di ieri, è iniziata la fase operativa di questa collaborazione tra Soprintendenza e comuni. Si procederà attraverso laboratori di animazione territoriale partecipativa per raggiungere e condividere gli obiettivi del progetto. Questo include la perimetrazione dei centri storici, l’elaborazione di un codice di pratica per la realizzazione degli interventi e le regole necessarie a tutelare le identità di tali luoghi.

Il direttore Maria Mallemace ha evidenziato che tra le priorità della sua attività c’è quella di rafforzare le azioni a tutela del paesaggio e che questo progetto sperimentale rappresenta il primo passo per consolidare i rapporti interistituzionali, fondamentali per raggiungere l’obiettivo comune di tutelare i nostri centri storici e le nostre identità. «Questo è il primo passo per avviare percorsi di valorizzazione di tali centri».