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04/05/2025 ore 20.30
Società

A Masella l’abbraccio delle reliquie di San Giovanni Paolo II: fede, preghiera e speranza

La comunità dei Santi Cosma e Damiano accoglie il prezioso reliquiario del Santo Papa. Don Zampaglione: «Prendete la vostra vita e fatene un capolavoro»
di Redazione

Una grande partecipazione di fedeli, arrivati anche dai paesi vicini, ha accolto con commozione e devozione il prezioso reliquiario di San Giovanni Paolo II, giunto domenica mattina nella chiesa parrocchiale dei Santi Cosma e Damiano.

Il reliquiario, contenente una benda intrisa del sangue del Santo Papa, è stato portato puntualmente alle ore 11:00 dal dottor Nicola Raffa, segnando l’inizio di una giornata intensa di spiritualità e riflessione.

Preghiera per la pace e invito alla speranza

Dopo l’accoglienza, la comunità si è raccolta per recitare il Rosario per la pace e ascoltare alcune riflessioni sul tema della speranza, in un clima di profondo raccoglimento.
«La presenza del Santo Papa – ha sottolineato don Giovanni Zampaglione, parroco di Masella e Montebello Jonico – parla al cuore di ognuno di noi, spesso indurito e chiuso. Giovanni Paolo II ci invita a non avere paura, ma ad aprire, anzi spalancare, la porta del nostro cuore a Cristo, che vuole donarci speranza e coraggio».

«Fate della vostra vita un capolavoro»

Durante l’omelia della Santa Messa, il parroco ha poi richiamato le parole del Vangelo e l’esperienza del discepolo amato:
«Gesù si fa riconoscere in un piccolo gesto d’amore e subito dopo ci invita alla mensa eucaristica: “Venite a mangiare”», ha detto don Giovanni.
Rivolgendosi in particolare ai giovani, ha citato le parole di San Giovanni Paolo II:
«Prendete in mano la vostra vita e fatene un autentico e personale capolavoro».

Un gesto di vicinanza concreta

Al termine della celebrazione, si è svolta la benedizione con le reliquie, seguita dal commosso saluto della comunità. Su invito del parroco, il reliquiario ha poi raggiunto le abitazioni di Salvatore e Nino, due giovani disabili del paese, in un toccante gesto di vicinanza e attenzione verso chi vive la sofferenza nella quotidianità.