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30/05/2025 ore 20.40
Società

A Palmi un murales per la pace: un messaggio di fratellanza e denuncia contro le violenze delle guerre

L'opera posta davanti alla scuola "De Zerbi" sul corso Garibaldi. Il sindaco: «Riguarda tutti i conflitti nel mondo e chi è sfortunato a un metro da noi». L'autore Antonino Nucifora: «È dedicata ai bambini, perché sono le risorse del futuro»
di Giuseppe Mancini

Un messaggio forte e ben visibile a tutti è stato lanciato a Palmi. Per denunciare la violenza della guerra e promuovere valori di fratellanza, è stato inaugurato un murales per la pace davanti alla Scuola “De Zerbi”, sul Corso Garibaldi. L’opera, fortemente voluta dall’amministrazione comunale, è stata realizzata dall’artista palmese Antonino Nucifora. Un dipinto che, attraverso il simbolo Yin e Yang , mette in risalto aspetti opposti, ma complementari, che si influenzano a vicenda. Luminosità e oscurità, serenità e dolore, una realtà devastata dalla guerra e l’altra, più fortunata, rappresentata dai luoghi meravigliosi e iconici della città.  

«È dedicata ai bambini, perché i bambini sono le risorse del futuro, sono loro che devono aggrapparsi al bello indipendentemente dal luogo in cui vivono – ha dichiarato l’artista Antonino Nucifora, inneggiato dai tantissimi piccoli studenti presenti-. È un messaggio di pace contro tutte le violenze che stanno accadendo nel mondo nei teatri di guerra, come in Ucraina e a Gaza. Coloro che nascono in un posto bello come il nostro devono imparare ad apprezzare la bellezza che ci è stata donata e prendere anche consapevolezza degli aspetti negativi che stanno succedendo attorno a noi».

L’amministrazione comunale di Palmi si sta impegnando per promuovere messaggi di pace e condannare le guerre.

«L’iniziativa è un invito a far riflettere sull’importanza della vita e sui valori fondamentali della carità dell’umanità e della solidarietà – ha affermato il sindaco Giuseppe Ranuccio -.È un invito a spendersi per i più vulnerabili. Riguarda sia i conflitti nel mondo sia chi è più sfortunato a un metro da noi».