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24/11/2025 ore 11.00
Società

A Reggio la commedia Tutto a posto e le riprese del nuovo film di Francis Ford Coppola

Sulla piattaforma Rai Play il film per la tv di Giorgio Romano ma ad attendere la città dello Stretto ci sarebbe anche un ambizioso progetto per il cinema. Voci insistenti parlano di Distant Vision piuttosto che di Glimpses of the Moon

di Anna Foti

«Vorrei che fosse il fiore più bello del mondo, che fosse robusto come una rosa ma al contempo delicato come una peonia con questi 100 petali color bergamotto in cui ti ci perdi dentro, con un profumo di gelsomino incredibile. Sarebbe un'opera d'arte». Anna, interpretata da Giulia Fazzini, lavora per vedere crescere la rosa che le darà il futuro che sogna da sempre. Ha mentito al padre, il burbero professore Francesco Gallo, interpretato da Michele Di Mauro, dicendogli di studiare Ingegneria aerospaziale all'università di Cambridge. Invece è stata in Giappone per apprendere l'arte dei fiori, l'Ikebana, ed è poi tornata nella sua Reggio dove il microclima è giusto per vedere crescere la sua rosa. Ma non sarà un grazioso vivaio nel borgo di Chianalea di Scilla quel luogo ideale per la tanto attesa fioritura ma il ventilato e arioso balcone di villa Genoese Zerbi sul lungomare Falcomatà di Reggio.

Una favola moderna, in cui amicizia, amore, rinascita e riscatto si condensano, in cui in cui tutti i sogni si realizzano e a renderli possibili è uno scapestrato ventenne, Sasà (interpretato da Michele Eburnea) che al suo passato difficile fa l'affronto di reagire con ottimismo e gioia di vivere e che a Reggio mette radici come farà quella rosa.

La storia si dipana anche nelle stanze dell'"edificio immenso del ricordo" di Marcel Proust, in cui il dolore e la nostalgia cedono il passo a un altro nuovo inizio. Sono stanze piene di libri e di racconti che Angela, non solo la portinaia del palazzo (interpretata da Susy Del Giudice), legge ad alta voce al burbero professore non più vedente, il cui desiderio di vivere altre vite, attraverso quelle pagine, dal piacere di un tempo è divenuta un'urgenza.

Dentro la bellezza dei luoghi, dei colori e dei profumi di Reggio

Il film, diretto da Giorgio Romano, disponibile su Rai Play, dal titolo "Tutto a posto", ispirato a una comune espressione colloquiale, è interamente girato a Reggio Calabria ed è inserito della collana "Purché finisca bene”. Una produzione Pepito Produzioni in collaborazione con Rai Fiction, con il sostegno del ministero della Cultura - direzione Generale Cinema e Audiovisivo, con il contributo della Calabria Film Commission. 

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La macchina da presa ci porta dentro la maestosa e antica villa Genoese Zerbi e per le strade di Reggio Calabria. Incantano la luce sulla città con riprese aree mozzafiato sullo Stretto e sul Castello Ruffo di Scilla. Esilarante la gita fuori porta, a bordo di un'ape azzurra e "fiorita", verso il borgo di Pentedattilo. Ma con i luoghi, in questo film, narrano soprattutto i profumi, gli odori capaci di spalancare finestre sul passato come fosse presente, e i colori di una terra piena di sete di futuro e anche di storia e di quella memoria di cui parlava l'inventore di Peter Pan, James Matthew Barrie, scrivendo che «Dio ci ha donato la memoria, in modo da poter avere le rose anche a dicembre». Nel cast del film anche Antonio Gerardi nel ruolo di Sante, proprietario del vivaio, e Mariana Lancellotti nel ruolo di Gloria. Il lieto fine reca una poetica chiosa finale affidata al professore Francesco, adesso addolcito dall'amore di Angela.

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«Diceva Roland Beowne: “Non sono mai riuscito a capire se le belle persone abbiano una tendenza innata a far crescere le rose o se siano le rose nel loro crescere a rendere belle persone”. Forse non lo sapremo mai, ma adesso so una cosa: che posso ancora essere felice». 

Il film di Francis Ford Coppola

Dal piccolo al grande schermo. Come da annunci, a dicembre il grande regista de Il padrino, La conversazione, Apocalypse Now e Dracula di Bram Stoker, Francis Ford Coppola dovrebbe girare un film tra Reggio, Scilla e Cosenza e la Basilicata, terra di origine dei genitori immigrati negli Stati Uniti, Agostino Coppola e Maria Zasa, originari rispettivamente di Bernalda e Tricarico, in provincia di Matera.

A settembre i sopralluoghi, come riferito dal presidente della Calabria Film Commission, Antonio Giulio Grande, in occasione del Reggio Calabria FilmFest, e lo scorso ottobre il casting al teatro Cilea di Reggio senza però indicare il titolo del film. E nel frattempo anche la bancarotta per il colossal Megalopolis, presentato a Cannes nel 2024 ma non seguito dal successo sperato.

Contrariamente ai quanto trapelato in precedenza circa la trasposizione degli Scorci di Luna (Glimpses of the Moon) del premio Pulitzer per L'età dell'Innocenza (The age of Innocence) Edith Warthon, pare invece molto più probabile che Francis Ford Coppola girerà in Calabria, nel solco di un progetto sperimentale iniziato già nel 2015, Distant Vision ispirato alla al romanzo di Thomas Mann I Buddenbrook. Si tratta del racconto di tre generazioni di una famiglia italo americana ai tempi dell'avvento della televisione.

L'ipotesi più insistente propende per questo film di costume ambientato negli anni ’30del Novecento e ispirata al grande classico letterario. Dovrebbe collaborare al progetto anche Vittorio Storaro, amico del regista e residente in Calabria.

Distant Vision si ascrive al concetto di “cinema dal vivo", con un approccio che unisce cinema e teatro in una forma che definisce “televisiva”. Un'idea teorizzata un decennio fa all’Oklahoma City Community College e alla Ucla School of Theater e fondata sull’uso simultaneo di più cineprese per registrare video e audio in presa diretta, creando così una performance cinematografica dal vivo.

Sandokan

La Calabria sempre più set cinematografico. Dal prossimo 1 dicembre, in onda su Rai 1, la serie evento più attesa dell'anno. Torna sugli schermi Sandokan, ispirato alla tigre della Malesia, personaggio letterario protagonista del romanzo Le Tigri di Mompracem (1895) di Emilio Salgari, con la regia di Jan Maria Michelini e Nicola Abbatangel.  Interpretato dal Can Yaman nel ruolo di Sabdokan, e da Alanah Bloornel nel ruolo di Marianna. Girato anche in Calabria, tra Lamezia Terme, Laghi La Vota di Gizzeria, Le Castella e Tropea, si distinguerà dalla celebre trasposizione con Kabir Bedi dello sceneggiato tv del 1976.