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25/12/2025 ore 21.00
Società

A Roccella la magia del presepe elettromeccanico accende il Natale di grandi e piccoli

L’opera realizza all’ex convento dei minimi dedicata alle tradizioni calabresi e agli antichi mestieri

di Ilario Balì

Tecnologia, artigianato e ingegno. Sono le caratteristiche del presepe elettromeccanico di Roccella Jonica, ambientato in un paesaggio tipico calabrese nel quale trovano riproposizione gli antichi mestieri della tradizione e le scene della vita delle persone che abitano i paesi della Calabria. L’opera, visitabile al convento dei minimi fino al 6 gennaio, è stata realizzata interamente da Vincenzo Surace, Francesco Ursino e Sisino Surace, i quali con passione nei loro laboratori artigianali privati costruiscono ogni anno una nuova scena e una nuova ambientazione utilizzando materiali di riciclo. La struttura, lunga circa 25 metri, conta circa circa 50 pastori fissi e più del doppio in movimento.

I personaggi si animano ognuno con le proprie mansioni da svolgere, dal sorgere del sole fino alla fine della giornata attraverso un innovativo pannello retroilluminato, accompagnati dai rumori e dalle derivanti dalle lavorazioni: ci sono infatti riproposti i mestieri della tessitura al telaio, della lavorazione del ferro e gli zappatori che coltivano la terra. La giornata è caratterizzata inoltre dai cambiamenti climatici durante la quale temporali e nevicate si alternano al sereno. Un’opera suggestiva che unisce tecnologia, suoni, luci e radici culturale per raccontare la Calabria e la natività.

«Per realizzarlo ci abbiamo messo un mese lavorando tutte le sere – racconta uno degli artigiani Vincenzo Surace - quando finivamo il nostro lavoro, basandoci più o meno sui mestieri antichi che facevano i nostri nonni e stanno facendo i nostri padri. Ogni anno cerchiamo sempre di fare qualcosa in più con nuove situazioni che rappresentano la vita quotidiana».