A TU PER TU | «L'ascolto è il primo atto d'amore»: Dominella Magda Foti e il coraggio di educare al pensiero - VIDEO
Aria di dialogo autentico, di confronto umano, di parole che si fanno cura. A portarla, ospite degli studi de ilReggino.it, è Dominella Magda Foti, pedagogista, docente di Scienze umane e filosofia, presidente dell’associazione Noi For You Reggio Calabria e provincia, che con il suo racconto ha voluto portarci in un viaggio che inizia con l’ascolto e attraversa la scuola, la violenza, l’inclusione e, persino, Platone.
«L’ascolto è il primo atto d’amore», afferma con convinzione. Un atto spesso dimenticato, oggi che il tempo corre più del semaforo verde, e «già ti suonano prima ancora che metti la prima». È con questo spirito che nasce lo sportello d’ascolto di Noi For You, una rete nazionale con sedi da Bordighera a Roma, da Cuneo a Reggio Calabria, nata per affrontare la violenza in tutte le sue forme, non solo quella di genere.
«La violenza non ha un solo volto», sottolinea. «Esistono anche donne violente, ci sono uomini fragili. Serve imparare a riconoscere le dinamiche tossiche, a qualsiasi latitudine e con qualsiasi genere coinvolto». Per farlo, lo sportello non si limita all’ascolto classico, ma entra nelle scuole, promuove laboratori teatrali, manuali, artistici, e soprattutto costruisce relazioni.
L’impegno di Dominella non è teorico: è radicato nel territorio. «Sono tornata nella mia Reggio dopo anni fuori, e ho trovato una Calabria che comincia a cambiare. Gli adolescenti vogliono essere ascoltati, e il nostro compito è esserci». Un esserci che passa anche per la scuola, dove la sua figura di docente di sostegno si intreccia con la battaglia per una vera inclusione. «Troppo spesso parliamo di inclusione, ma non la pratichiamo. Ci sono ragazzi BES i cui compagni nemmeno sanno perché hanno un’insegnante in più. Ma anche loro si emozionano, si arrabbiano, si innamorano».
E allora si torna lì, al punto da cui tutto parte: educare al pensiero. «Io credo nella filosofia come strumento di libertà», spiega mostrando il suo libretto “Il Simposio di Platone“, adattato per ragazzi in forma teatrale. «L’ho scritto dopo che una bambina in spiaggia mi ha tempestata di domande su cosa fosse l’amore. E ho capito che la sete di conoscenza dei bambini è intatta. Siamo noi adulti a dover imparare a non spegnerla».
Portare la filosofia nei nidi, nei primi anni dell’infanzia: è uno dei sogni dichiarati di Dominella. Un altro è creare un “teatro pedagogico” in Calabria. E non sono utopie: sono visioni radicali e concrete, perché «la filosofia insegna a porsi domande, e oggi c’è un disperato bisogno di domande vere, non di risposte automatiche».
Tra cartoni animati che spiegano la diversità e famiglie che non sono più (e forse non sono mai state) quelle del Mulino Bianco, Dominella insegna a bambini e adolescenti che non esiste una sola normalità. Che l’educazione è ascolto, ma anche guida, riflessione, amore. «Lavoro soprattutto sulla fascia ionica, e lì apriremo un nuovo punto d’ascolto, a Melito Porto Salvo. Mi stanno a cuore gli adolescenti, e so che se si sviluppano i cuori e le menti, si sviluppa tutto il resto».
E se questo non è un atto politico, filosofico e rivoluzionario, allora davvero non sappiamo più cosa sia.