Addio a Roberto Pennisi, Ielasi: «Una perdita enorme»
Il magistrato reggino: «Porterò sempre con me il suo enorme valore ed il suo carattere esuberante»
Riceviamo e pubblichiamo:
di Domenico Ielasi*
Un dolore profondo, una perdita enorme. La notizia della dipartita dell’amico e collega Roberto Pennisi, non può che riportarmi con la mente a giorni tanto lontani quanto importanti, risalenti ai primi anni ’90. Periodi delicati, i cui ritmi erano scanditi da una dedizione assoluta e da un lavoro incessante.
Roberto ricopriva il ruolo di PM della Dda, io quello di Gip del Tribunale. Ruoli diversi ed in più di un'occasione anche posizioni divergenti, ma soprattutto un rispetto ed una stima assoluta, che cristallizzarono il rapporto tra due giovani magistrati fino a dar vita ad una vera amicizia.
L’evoluzione delle nostre carriere e le varie tappe del sentiero umano e professionale, ci avevano portato a perderci completamente di vista, soprattutto dopo il pensionamento di entrambi. Nonostante ciò, il prezioso “cassetto dell’anima”, nel quale custodiamo i ricordi più importanti, mi ha consentito di portare sempre con me il suo enorme valore ed il suo carattere esuberante.
Nei mesi scorsi, a seguito della perdita di mia moglie, il suo messaggio di partecipazione è stato tra quelli che più mi hanno commosso e colpito. L’ho chiamato per ringraziarlo, e durante quella telefonata, sembrava come se i nostri sentieri non si fossero mai allontanati. A conclusione di quella conversazione, ci eravamo ripromessi di rivederci a Reggio Calabria o a Montecatini, dove lui trascorreva lunghi periodi, per rievocare quei tempi incancellabili.
Purtroppo non potremo mantenere quella promessa, ma ciò che abbiamo vissuto rappresenta una consolazione non da poco.
“Il giudice è il mio dio”. Una frase che Roberto ripeteva spesso e volentieri, e che mi è subito rimasta impressa. Poche parole, che bastano a racchiuderne fedelmente l’operato e lo stile inconfondibile. In un periodo di enorme difficoltà, dedico queste parole ai giovani Colleghi, inquirenti e giudicanti, con la certezza che sia questo il modo migliore per ricordare un caro amico ed un valente magistrato.
*magistrato in pensione