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18/10/2025 ore 18.32
Società

Africo, 74 anni fa la terribile alluvione che spezzò nove vite e inghiottì due borghi

Il sindaco Domenico Modaffari annuncia 2 interventi mirati al recupero ambientale con un investimento di circa 2 milioni di euro

di Redazione

«Il 18 ottobre è il giorno della memoria per la comunità di Africo. Dal 1951 a oggi infatti segna 74 anni di percorso storico per Africo; della fine dell'apocalisse che distrusse nelle giornate 15/18 ottobre del 1951 il Centro di Africo e quello della sua frazione, Casalnuovo. Giornate terribili –ricorda Domenico Modaffari – che segnarono la fine della vita nel vecchio borgo di montagna e la nascita del nuovo Centro in località "Le Querce" di Capo Bruzzano. La memoria porta alle 9 vite spezzate da quei tragici eventi, ricordate nella messa di suffragio dello scorso giovedì 16 ottobre da don Urlich.

I due borghi scomparsi, oggi divenuti ruderi invasi dalla vegetazione non cancelleranno la millenaria storia di Africo – sottolinea il sindaco Domenico Modaffari - ma saranno oggetto di 2 interventi mirati al recupero ambientale con un investimento di circa 2 milioni di euro. Nell'ambito della rivisitazione dell'odonomastica urbana, verrà dedicata una piazza cittadina al sacrificio dei "nove caduti", dell'Alluvione del '51". Segnale tangibile del loro santo sacrificio, meglio di tante celebrazioni, pur necessarie, ma valide e utili solo a fini formali e rievocativi.

Un modo per far mantenere ai giovani d'oggi e alle generazioni future, le radici del forte ceppo identitario cresciuto sulle alture dell' Aspromonte. Sarebbe bello che le giovani generazioni, nel nuovo lembo di territorio di "Capo Bruzzano", percorrendo le vie cittadine o, magari, sostando nelle piazze cittadine, potessero, virtualmente,"incontrare" e "dialogare" con i molteplici protagonisti della millenaria storia africese. L'amministrazione comunale che guido – sottolinea e conclude il sindaco Domenico Modaffari - rievoca quelle tragiche giornate e le vittime affinchè simili disastri siano prevenuti mediante la tutela e salvaguardia del territorio».