Sezioni
29/10/2025 ore 18.49
Società

Alessandra Papandrea: «Il mio impegno continua, da candidata alle Regionali alla proposta di un Osservatorio civico per i diritti delle persone con disabilità»

Dopo una campagna elettorale interamente dedicata al tema della disabilità, nasce una proposta per costruire una rete civica a tutela dei diritti delle persone con disabilità. «Non un progetto calato dall’alto, ma un impegno condiviso per rendere il territorio più inclusivo».

di Redazione

Alle recenti elezioni regionali, la candidata ha scelto di presentarsi con un obiettivo chiaro e non negoziabile: dare piena voce alle persone con disabilità e alle loro famiglie, spesso dimenticate nelle agende politiche.

«Sono stata tra i pochi — e in molti contesti l’unica — a dedicare l’intera campagna elettorale esclusivamente al tema della disabilità, affrontandolo con serietà, ascolto e spirito di servizio», spiega. «Lontano dalle logiche dell’opportunismo politico, vicino alle realtà di chi ogni giorno combatte per una vita dignitosa in un contesto spesso ostile».

Pur non essendo stata eletta, la candidata sottolinea che la battaglia non era legata a un seggio, ma a «un’urgenza civile». Da qui la proposta di creare un Osservatorio civico permanente sui diritti delle persone con disabilità, a partire dal Comune di Polistena.

Un impegno condiviso

«L’Osservatorio non nasce oggi, ma oggi nasce l’impegno per farlo nascere», afferma. L’obiettivo è costruire una rete di collaborazione tra famiglie, operatori sociali, enti del Terzo Settore e cittadini, in grado di:

monitorare lo stato dei servizi e delle politiche locali per la disabilità;

raccogliere testimonianze, denunce e proposte dal territorio;

stimolare le istituzioni locali ad adottare misure concrete;

promuovere una nuova cultura dell’inclusione, accessibile e condivisa.

«Questa rete non esiste ancora – prosegue – ma può e deve nascere se ci crediamo e se la costruiamo insieme».

Un territorio in ritardo: è tempo di agire

La riflessione si allarga all’intera Città Metropolitana di Reggio Calabria, dove, come in molte aree del Mezzogiorno, la disabilità «è ancora affrontata in modo frammentario e marginale».

«Mancano visione, coordinamento e spesso la volontà politica di intervenire in modo strutturale. Esistono piani per l’abbattimento delle barriere architettoniche che giacciono nei cassetti degli uffici pubblici. Le scuole, gli uffici, i marciapiedi, i trasporti: sono ancora in larga parte inaccessibili».

Un invito, quindi, ad andare oltre le promesse: «Serve il coraggio di attuare ciò che è già previsto e di costruire insieme ciò che ancora manca».

Un appello alle istituzioni e alla cittadinanza

L’appello è rivolto alla Città Metropolitana di Reggio Calabria e ai Comuni del territorio, affinché accolgano e sostengano la nascita dell’Osservatorio come strumento civico utile a migliorare le politiche pubbliche.

Ma anche alle associazioni, agli operatori, alle famiglie e ai cittadini attivi, invitati a partecipare al percorso: «Non si tratta di creare un altro organismo inutile, ma di dare finalmente uno spazio pubblico, credibile e ascoltato, alle persone con disabilità e alle loro istanze».

Una battaglia che continua

«La mia candidatura è stata solo l’inizio. Il mio impegno continua e continuerà ogni giorno, dentro e fuori dalle istituzioni», conclude. «Con coerenza e determinazione voglio contribuire a trasformare la disabilità da problema ignorato a tema centrale dell’agenda pubblica. Chiunque voglia partecipare è il benvenuto: le porte sono aperte. La sfida è collettiva. E non può più aspettare».