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16/09/2025 ore 18.00
Società

Codacons: «Il Comune chiarisca sulla gestione dell’acqua, non può lavarsene le mani»

Condemi: «Cittadini confusi, va potenziato il portale Segnaliamo e rafforzata la collaborazione con Sorical»
di Redazione

Le recenti dichiarazioni del consigliere comunale Barreca sulla gestione dell’acqua a Reggio Calabria «lasciano perplessi», perché rischiano di creare ulteriore confusione tra i cittadini. A ribadirlo è il Codacons provinciale, che interviene sulla vicenda della temporanea non potabilità dell’acqua e sulle responsabilità del Comune.

L’associazione dei consumatori ricorda che «la legge attribuisce al sindaco l’obbligo istituzionale di informare la popolazione, non soltanto con una fredda ordinanza burocratica, ma con una comunicazione puntuale, chiara e trasparente».

In realtà, sottolinea il Codacons, lo stesso Comune ha già attivato da tempo il portale “Segnaliamo”, attraverso cui i cittadini possono inviare alert e monitorare le criticità, comprese quelle relative al sistema idrico. «Allora – osserva il Codacons – o il Comune è responsabile o non lo è».

La proposta avanzata è quella di implementare ulteriormente il portale, consentendo ai cittadini di segnalare le anomalie tramite diversi dispositivi e canali, con collegamenti diretti anche alla Sorical. Analogo potenziamento dovrebbe riguardare anche il portale della stessa Sorical, «già ben strutturato», ma che dovrebbe includere servizi aggiuntivi come l’autolettura dei contatori da remoto.

«Il Comune non può lavarsene le mani e creare ulteriore confusione tra gli utenti – dichiara l’avvocato Antonia Condemi, presidente provinciale del Codacons –. Queste innovazioni avrebbero già dovuto far parte del contratto con Sorical, perché questo significa amministrare e governare il territorio con attenzione e rispetto verso i cittadini».

Il Codacons provinciale annuncia infine che si farà carico della questione chiedendo a breve un incontro con Sorical, «nello spirito di collaborazione e non per affrontare a muso duro questioni che riguardano due beni fondamentali: i cittadini e la risorsa idrica».