Con Agata Scopelliti Reggio porta la tarantella fuori dai confini nazionali
Mentre continua il classico appuntamento con lo stretto che balla, il laboratorio delle danze tradizionali del centro sud, alla stazione FS di RC S Caterina, una sorta di viaggio tra tarantella pizzica e tammurriata, a cura della direttrice Agata Scopelliti, grande risorsa della nostra città sostenuta dall’associazione Incontriamoci Sempre e dal presidente Pino Strati.
«Sono contenta di poter parlare della mia terra, delle mie tradizioni e di questa immensa cultura etnico coreutica e musicale della nostra della nostra regione. E sono felice che abbia veramente varcato i confini. Ma non è cosa recente. Sono anni e anni che altre realtà con cui ho collaborato fanno questo lavoro di conoscenza della nostra cultura all’estero quindi fuori dai confini nazionali».
Il laboratorio delle danze tradizionali del centro sud della stazione ferroviaria di Santacaterina a Reggio Calabria è diventato una sorta di viaggio in quello che si è realizzato fuori dai confini regionali e nazionali come un simbolo di calabresità. La tarantella supera tutti gli stereotipi e diventa un marchio di fabbrica positivo. «È fortemente legato al contesto agropastorale e quindi si discosta da tutte le altre associazioni che negli anni si sono fatte con realtà che poco hanno a che vedere con la genuinità della festa e dello stare insieme. Esattamente la situazione che si crea in questo contesto proprio qui alla stazione di Santacaterina».
Una tradizione, una manifestazione della cultura popolare calabrese che vuole chiedere rispetto e che si colloca tra le attività di aggregazioni che possono e vogliono coltivare e non lasciare perdere le radici di questa terra. «L’obiettivo non è tanto imparare, seppure è molto importante, una danza quanto conoscere altre persone e quindi fare tutto nella condivisione della festa e delle danze. Ed è uno specchio di quella che poi l’anima del Calabrese».