Crisi idrica nella Vallata del Gallico, il Comitato chiede un incontro al prefetto
La gravissima carenza idrica che attanaglia la Vallata del Gallico è stata al centro della preannunciata e partecipata assemblea popolare, svoltasi ieri sera nel piazzale della chiesa di Villa San Giuseppe.
Come chiarisce il Comitato permanente «È insostenibile lo stato di cose dovuto al totale disservizio nell’erogazione dell’acqua. Alla manifestazione erano stati invitati a presenziare, in quanto parte attiva ed importante della Comunità anche i Carabinieri della locale stazione di Catona, spesso interpellati nel corso della crisi. Il Comitato si rammarica della loro mancata presenza».
L’assemblea
Nel corso dell’incontro è stato rinnovato l’appello pubblico già lanciato all’amministrazione comunale il 25 luglio e si è deciso di richiedere un incontro urgente al prefetto di Reggio Calabria. «Si spera – chiarisce il Comitato – in una sollecita convocazione nel giro di pochi giorni, data l’angosciosa situazione in cui è costretta a vivere la popolazione privata, di fatto, di un diritto elementare che non può essere negato a nessuna creatura sulla terra : l’acqua. La richiesta è già stata presentata in prefettura e una delegazione è già stata formata, munita di concrete e semplici proposte, volte a risolvere il grave ed annoso problema o, quantomeno, a lenirne le insostenibili conseguenze in questa Città Metropolitana dell’Anno Domini 2023.
Il Comitato aspetta altresì «una risposta dell’amministrazione comunale ai pubblici appelli rivolti fin qui, determini finalmente l’ascolto dei cittadini e concretizzi interventi risolutivi a favore di un diritto fondamentale ora negato».
La lettera al prefetto
Accorata la lettere invitata al prefetto Mariani, in cui si raccontano le vicende travagliate della Vallata del Gallico, col portavoce temporaneo Domenico Cacciola. «Questo Comitato è già noto alla Prefettura di Reggio Calabria per avere partecipato ad un tavolo di crisi istituito nel corso dell’anno 2017, teso ad affrontare le drammatiche situazioni di continuativo disservizio dell’erogazione di acqua. Atteso che il nostro Comitato, in ogni sua azione, si è sempre attenuto alla più stretta e rigorosa legalità, occorre sottolineare che la crisi è endemica da decenni e che, proprio a seguito della situazione à stato istituito questo Comitato nel luglio 2013, si registra che a nulla, purtroppo, sono servite le azioni, le proposte, gli incontri e perfino il tavolo di crisi in Prefettura. L’unico effetto è stato, nel tempo, solo l’adozione di misure parziali e palliative che non hanno affrontato né risolto il grave problema: problema che ciclicamente si ripresenta in termini ancora più gravi, con intere settimane di assenza di erogazione idrica o con una pressione tanto bassa della stessa, tanto da non raggiungere neppure i primi piani delle abitazioni.
Del resto, anche nei periodi migliori l’acqua viene erogata solo per poche ore e mai per l’intero arco della giornata , il che significa che si tratta di una sostanziale mancanza continuativa del servizio in questione. Alcuni giorni fa i Cittadini di Villa San Giuseppe hanno appreso che si sarebbe proceduto ad un razionamento dell’acqua riguardante Arghillà nord e sud senza nominare affatto Villa San Giuseppe e la bassa Vallata Gallico che, pure, dipende dallo stesso serbatoio. Evidentemente la nostra Frazione non esiste per l’Amministrazione, malgrado l’appello pubblicamente rivolto dal nostro Comitato».
Infine il Comitato «non intende puntare il dito accusatore contro alcuno ma non può esimersi dal constatare che un muro invalicabile di gomma si erge di fronte ad una popolazione sofferente; un muro nel quale, tra rinvii e promesse (e, verrebbe da dire, prese in giro ) non si scorge neppure un piccolo spiraglio: i Cittadini sono completamente inermi di fronte ad una (forse involontaria ) arroganza che sparge sopruso inaccettabile su una comunità civile che non recede dal rimanere nella legalità. Per questo, Signor Prefetto – chiude la lettera – chiediamo un incontro urgente con Vostra Eccellenza come ultima ed unica garanzia per affrontare questa insostenibile situazione. Sappiamo bene che nessuno dispone di bacchetta magica; almeno, però, i Cittadini sapranno che, rivolgendosi all’autorevolezza di Vostra Eccellenza, si potrà affrontare seriamente il disastroso stato di cose».