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20/12/2025 ore 17.20
Società

«Dal fuoco alla luce»: il Prof Cafè riapre e chiama lo Stato accanto a chi non si piega

Lunedì 22 dicembre alle 19 la riapertura del locale colpito da un incendio doloso a settembre. Con l’associazione La Tazzina della Legalità e testimoni simbolo della lotta alla ’ndrangheta, il Prof Cafè torna ad aprire come atto pubblico di resistenza civile. Angelo Ferrara: «La dignità non si brucia».

di Redazione
REGGIO CALABRIA. UNA VEDUTA DI REGGIO CALABRIA DALL'ALTO.

Non è una semplice riapertura. È una presa di posizione pubblica. È la scelta di tornare alla luce dopo il buio, trasformando una ferita in un gesto collettivo di resistenza civile.

Lunedì 22 dicembre, alle ore 19:00, il Prof Cafè di Reggio Calabria riaprirà le sue porte dopo quasi tre mesi di chiusura forzata, in seguito all’incendio doloso che nella notte tra il 25 e il 26 settembre ha devastato il locale. Un atto intimidatorio che ha provato a spegnere non solo un’attività commerciale, ma un’idea di lavoro fondato sulla dignità e sulla legalità.

La riapertura avverrà insieme all’associazione La Tazzina della Legalità e sarà accompagnata da una manifestazione dal titolo «Dalle tenebre ai colori dei sogni», pensata non come cerimonia celebrativa ma come atto pubblico, aperto alla città e alle istituzioni.

«Quelle fiamme non hanno bruciato solo pareti e arredi – racconta il titolare Angelo Ferrara – hanno cercato di spegnere un progetto di vita, nato dal sudore quotidiano e dalla scelta ostinata di stare dalla parte giusta».

Una scelta che, nonostante la rabbia e il dolore, non è mai venuta meno. «Sono stati mesi durissimi, una battaglia quotidiana. Ma una cosa è stata chiara fin dall’inizio: non lasciare che l’odio avesse l’ultima parola».

La riapertura del Prof Cafè vuole essere anche una richiesta esplicita di presenza dello Stato. Non una formalità, ma un appello civile affinché le istituzioni siano fisicamente accanto a chi subisce intimidazioni e decide di non arretrare. «La paura non governa questa città», è il messaggio che attraversa l’intera iniziativa.

All’evento prenderanno parte testimoni autorevoli dell’impegno contro la criminalità organizzata, simboli viventi di una legalità che si costruisce con le persone e nelle scelte quotidiane. Saranno presenti Tiberio Bentivoglio, imprenditore e simbolo nazionale di resistenza alla ’ndrangheta; Nicola Catanese, già caposcorta del dottor Paolo Borsellino; Mimmo Scordino, già staffetta di volante del dottor Giovanni Falcone e membro della Squadra Mobile Catturandi di Palermo; e Raffaele Fazio, vittima di ’ndrangheta.

Con loro anche Gabriele Gabugliese, presidente de La Tazzina della Legalità, la professoressa Mary Troiano, vicepresidente dell’associazione e curatrice del libro «La Tazzina della Legalità», e Silvio Valzani, responsabile della comunicazione e produttore del docufilm.

La storia del Prof Cafè diventa così una storia che va oltre un singolo locale. È il racconto di tutte le vittime di soprusi e intimidazioni che scelgono di restare, di ricostruire, di non abbassare la testa. «Dal fuoco nasce una forza nuova. Dal dolore, una speranza condivisa», ribadisce Ferrara.

Perché la dignità non si brucia. E quando lo Stato è presente, la luce può davvero vincere sulle tenebre.