Dalla diagnosi di leucemia all’impresa nello Stretto: la lezione di coraggio di Paolo Fattoruso, atleta per amore della vita
La vita concede sempre altre occasioni. A 49 anni, Paolo Fattoruso, originario di Angri, ha attraversato lo Stretto di Messina a nuoto, completando i 3,5 chilometri in 58 minuti. Ma la vera sfida non è stata solo quella con le correnti: è stata quella con sé stesso, con la malattia, con la voglia di rinascere.
Nel 2019 gli è stata diagnosticata una leucemia a cellule capellute, rara forma tumorale del sangue. Invece di arrendersi, Paolo ha scelto di reagire. E ha trovato nel nuoto una via d’uscita, un’àncora. Ha cominciato da poco, non è un atleta professionista, ma ha deciso di tuffarsi comunque, letteralmente e simbolicamente, per lasciarsi il buio alle spalle.
«Ci sono imprese che non si misurano in chilometri, ma in coraggio» ha scritto il Sindaco di Angri, celebrando pubblicamente il suo concittadino. «Paolo non è un atleta professionista. È una persona comune con una forza straordinaria. Ha dimostrato che non esistono età giuste o condizioni perfette per mettersi in gioco, ma solo uomini che non si arrendono».
Il 6 luglio 2025, Paolo si è tuffato nelle acque dello Stretto per compiere una delle prove più suggestive del nuoto in acque libere italiane. Lo ha fatto da “atleta master”, ma soprattutto da uomo che ha imparato a nuotare controcorrente nella vita. «L’unica gioia al mondo è cominciare. È bello vivere perché vivere è cominciare, sempre, a ogni istante». Paolo l’ha fatto. Con le braccia, con il cuore, con il coraggio.