Enzo Infantino a Buongiorno Calabria: «Per fermare il genocidio a Gaza occorre smettere di inviare armi a Israele»
«I governi occidentali stanno coprendo il genocidio in atto sulla striscia di Gaza non assumendo alcuna posizione netta e continuando a inviare armi a Israele. Mentre la fame è utilizzata arma di guerra, nessuno si assume la responsabilità delle vittime civili. Secondo i dati Onu sono oltre 1000 le persone uccise mentre erano in fila per i viveri e 300 i bambini morti per fame. Questo genocidio va fermato».
Lo ha sottolineato con forza, Enzo Infantino, residente a Palmi nel reggino, attivista impegnato da molti anni come volontario in missioni umanitarie all’estero e nella difesa dei diritti umani dal 2003 nel Comitato “Per non dimenticare Sabra e Shatila”, ospite questa mattina della puntata di Buongiorno in Calabria, il format di informazione e intrattenimento di LaC Tv, in onda dalla suite aeroportuale LaC OnAirport, allestita nello scalo aeroportuale di Lamezia Terme.
«Da oltre 20 anni sono attivista in Medioriente. Ho visitato i campi profughi palestinesi in Cisgiordania, sulla Striscia di Gaza e soprattutto in Libano, cercando di portare solidarietà concreta e un briciolo di speranza a quella popolazione. La questione palestinese risale alla fine della Seconda Guerra mondiale e poi alla Guerra dei sei giorni di poco più di vent’anni dopo. Eppure il mondo si è accorto di questa dramma solo dopo il 7 ottobre 2023.
Occorre mobilitarsi per fermare questa negazione reiterata dei diritti umani a danno della popolazione palestinese. In questi mesi in Calabria è stata molto significativa la mobilitazione spontanea per sollecitare i governi occidentali ad assumere una posizione netta. Una delegazione calabrese era presente anche a Catania ieri per la manifestazione a sostegno della missione umanitaria Global Sumud Flotilla. Oltre 40 navi, tra le quali anche quelle italiane, con a bordo attivisti e cibo partiranno alla volta di Gaza.
Una mobilitazione da sostenere anche a livello governativo, viste le minacce del governo israeliano di trattare gli attivisti come terroristi. Al momento solo il governo spagnolo ha promesso protezione alle sue navi. La partenza, secondo le nuove informazioni degli organizzatori, dovrebbe avere luogo il prossimo 7 settembre. La sensibilizzazione dell’opinione pubblica è fondamentale come insegna la storia della guerra in Vietnam». Così ha concluso l’attivista palmese Enzo Infantino.