Falcomatà: «La Carta di Reggio Calabria diventa riferimento internazionale per la salvaguardia del patrimonio gastronomico»
Il X Foro Mundial de la Gastronomía Mexicana, Patrimonio UNESCO, si apre a Cuernavaca. L’Italia partecipa con una delegazione guidata da Patrizia Nardi. Presente anche Reggio Calabria con il Museo Archeologico e il saluto del sindaco Falcomatà
Si terrà a Cuernavaca, nello Stato di Morelos in Messico, dal 6 al 10 novembre, la decima edizione del Foro Mundial de la Gastronomía Mexicana, evento UNESCO dedicato ai quindici anni del riconoscimento della cucina tradizionale messicana come patrimonio immateriale dell’umanità.
Dopo la parentesi italiana del 2023 — con la prima sezione europea dell’iniziativa ospitata nei borghi calabresi di Gerace e Altomonte, e conclusasi a Reggio Calabria con la firma della Carta di Reggio Calabria lo scorso 3 dicembre a Palazzo Alvaro — il Foro torna in Messico, nel cosiddetto Paese dell’eterna primavera, per un confronto internazionale sui temi della cultura alimentare e della sostenibilità.
Una delegazione italiana tra cultura e diplomazia
La delegazione italiana, guidata da Patrizia Nardi, esperta di Patrimonio UNESCO e referente per l’Italia del Foro Mundial, interverrà sui temi scelti per l’edizione 2024: il riso e la canna da zucchero.
Ne faranno parte Pietro Catzola, chef dei Presidenti della Repubblica al Quirinale; Filippo Cogliandro, chef calabrese impegnato in progetti di solidarietà e formazione in Africa; Diana Beltran, chef messicana a Roma con collaborazioni in Vaticano e presso l’Ambasciata del Messico; e Danilo Diana, attivo nel dialogo interculturale gastronomico tra Europa e America Latina.
Per la parte scientifica parteciperanno Maria Grazia Bellisario, già direttrice del Servizio UNESCO del Ministero della Cultura e membro del comitato scientifico della rivista Economia della Cultura, e — da remoto — Leandro Ventura, direttore dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del MiC, insieme al sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, al direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria Fabrizio Sudano e allo scrittore e giornalista di Repubblica Alfredo Antonaros.
«Dopo gli incontri di Guadalajara, di Morelia e, soprattutto, dopo il Foro Mundial in Calabria che ha visto la partecipazione di sessanta delegati messicani, spagnoli e italiani – spiega Patrizia Nardi – ripartiremo da Cuernavaca e dalla Carta di Reggio Calabria per la salvaguardia della cucina e della cultura della tradizione nel mondo».
Nardi annuncia inoltre la nascita di una associazione internazionale per la tutela del patrimonio gastronomico: «Cuernavaca sarà l’occasione per mettere a punto il lavoro iniziato lo scorso anno in Italia, sostenuto dal Conservatorio de la Gastronomía Mexicana, dal Ministero del Turismo del Michoacán, dall’ICPI, dalla Regione e dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria con i Comuni di Gerace e Altomonte».
L’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale (ICPI), organismo del Ministero della Cultura, seguirà da vicino i lavori. «L’Istituto – spiega l’ICPI – è molto attento alle dinamiche internazionali che coinvolgono il patrimonio immateriale. Crediamo che la vitalità di un patrimonio si coltivi anche attraverso il dialogo e la comparazione con realtà che rappresentano delle best practice, e la cucina messicana certamente lo è».
L’ICPI ha già realizzato in America Latina la mostra “Racconti Invisibili”, prima esposizione italiana dedicata al patrimonio immateriale all’estero.
Falcomatà: “Reggio protagonista di un dialogo culturale internazionale”
Nel suo messaggio di saluto, il sindaco Giuseppe Falcomatà ha espresso soddisfazione per la continuità del progetto:
«Far conoscere e apprezzare la nostra città in un contesto internazionale così prestigioso è un’opportunità per continuare a crescere. Il nostro territorio deve respirare la sua identità e al contempo aprirsi al dialogo culturale, creando relazioni capaci di valorizzarne le peculiarità e le ricchezze».
Falcomatà ha poi aggiunto: «Il lavoro di coordinamento di un progetto UNESCO complesso ma di grande respiro sta dando a Reggio e alla Calabria la possibilità di confrontarsi su un campo come quello della cucina della tradizione, dove la mescolanza di influssi greci, arabi, normanni e spagnoli ha reso la nostra cultura gastronomica un unicum da promuovere e valorizzare. La Carta di Reggio Calabria sta diventando un punto di riferimento internazionale per esperti, comunità e istituzioni, e siamo pronti a sostenere la nascita del nuovo soggetto associativo mondiale che ne porterà avanti i principi».
Il contributo del Museo Archeologico
Reggio Calabria sarà presente anche attraverso il Museo Archeologico Nazionale, che ha fornito al Conservatorio de la Gastronomía Mexicana materiale divulgativo sui reperti legati ai temi del cibo e della convivialità.
«Abbiamo accolto con grande interesse – ha dichiarato il direttore Fabrizio Sudano – il progetto portato avanti da Patrizia Nardi, che ha reso possibile il Foro Mundial in Calabria e la collaborazione con la delegazione spagnola. Sposiamo pienamente l’indirizzo UNESCO della Carta di Napoli 2024-25, che vuole i luoghi del patrimonio come spazi di dialogo e scambio di esperienze e know-how».