Fondazione Corrado Alvaro, presentato a Reggio il nuovo comitato scientifico
Illustrato il documento programmatico che segna la ripartenza dopo lo scioglimento dell’ente dalla Prefettura. Il Commissario Gerardis: «La Fondazione resta a San Luca, radicata nella sua terra ma aperta all’Europa»
Presentato alla Biblioteca De Nava di Reggio Calabria il nuovo Comitato scientifico della Fondazione Corrado Alvaro, insieme al documento programmatico che ne definisce l’indirizzo culturale e le prossime azioni. Un atto concreto che segna la piena ripartenza dell’ente, nel nome dello scrittore di San Luca, a pochi mesi dal settantesimo anniversario della sua morte.
Negli ultimi mesi la Fondazione ha vissuto una fase delicata, culminata con lo scioglimento del consiglio di amministrazione disposto dalla Prefettura di Reggio Calabria nel marzo scorso. Il provvedimento, legato a criticità gestionali e alla necessità di restituire piena trasparenza all’ente, ha portato alla nomina del magistrato Luciano Gerardis come commissario straordinario. Da allora la Fondazione è stata oggetto di un lavoro di revisione profonda, amministrativa e statutaria, che ha aperto la strada alla nuova fase di rilancio presentata oggi.
Il commissario straordinario Luciano Gerardis ha illustrato il percorso di ricostruzione avviato con la fase di commissariamento, sottolineando la volontà di ridare alla Fondazione stabilità e prospettiva. «Abbiamo ricostituito gli organi sciolti, aggiornato lo statuto e definito un programma di lavoro ampio ma coerente con la poliedricità della figura di Corrado Alvaro. È una personalità profondamente legata alla sua terra e, allo stesso tempo, europea. Scrittore, giornalista, uomo di cultura che ha dialogato con le più grandi intelligenze del Novecento. A lui guardiamo per restituire alla Fondazione un ruolo attivo nel panorama culturale».
Il nuovo Comitato scientifico, composto da studiosi, giornalisti, accademici e personalità del mondo delle arti, rispecchia questa pluralità di sguardi. Ne fanno parte, tra gli altri, Vito Teti, Daniele Cananzi, Fulvio Librandi, Alberto Scerbo, Novella Primo, Antonio Fanelli, Lucilla Lijoi, Giuseppe Caridi, Annarosa Macrì, Anna Mallamo, Ermenegilda Tripodi, Francesca Tuscano, Laura Curtale, Demetrio Paolin, Alberto Gangemi, Anna Saccà, Giovanni Profazio e Annalisa Insardà. Un gruppo definito da Gerardis «una squadra di competenze diverse e complementari, chiamate a valorizzare tutte le dimensioni dell’opera alvariana».
Il documento programmatico approvato dal Comitato delinea un progetto culturale di respiro nazionale e internazionale. Tra le priorità, la realizzazione di un Convegno internazionale di studi nel 2026 con tappe a San Luca, Roma e Torino, in occasione del settantesimo anniversario della morte di Alvaro. È prevista inoltre la riedizione critica dell’opera omnia, la creazione di un archivio digitale alvariano in rete e l’istituzione di un Osservatorio permanente dedicato alla ricerca scientifica.
Il programma prevede anche progetti editoriali, podcast, laboratori di scrittura, passeggiate letterarie e attività per le scuole, fino alla revisione e al rilancio del Premio Corrado Alvaro, che tornerà ad assumere un respiro europeo. In campo anche una serie di iniziative culturali e performative, tra cui reading, rassegne cinematografiche e mostre multimediali.
Gerardis ha ribadito che la Fondazione «rimarrà a San Luca, suo luogo naturale e simbolico». «La Fondazione non si sposta da San Luca - ha spiegato -. Anzi, vogliamo rafforzarne la centralità. Porteremo lì gli studenti della provincia con un progetto condiviso con l’Ufficio scolastico, e insieme all’Ente Parco Aspromonte realizzeremo itinerari culturali che toccheranno la piazzetta dedicata ad Alvaro, trasformandola in uno spazio di incontro e di cultura».
Un’azione che si innesta nel percorso di rilancio promosso dal Commissario in collaborazione con gli enti fondatori - Regione Calabria, Città Metropolitana di Reggio Calabria e Comune di San Luca - tutti coinvolti nel sostenere un programma definito «a costo zero per gli incarichi, ma ad alto valore civile e culturale».
«La Fondazione - ha concluso Gerardis - vive oggi una fase di rinascita concreta, non celebrativa. Il nostro obiettivo è restituire a Corrado Alvaro il posto che gli spetta nella cultura italiana ed europea, con iniziative durature e un dialogo costante con le nuove generazioni».