Gino Zani, il tecnico che contribuì alla ricostruzione di Reggio Calabria dopo il terremoto del 1908
Per ricostruire Reggio Calabria distrutta dal terribile terremoto del 1908 fu costretto a lottare con “gli alti papaveri”: la sua idea di introdurre il cemento armato nella ricostruzione che inaugurò la stagione degli edifici antisismici all’epoca non era ben vista da tutti. Di Gino Zani si conosceva il profilo professionale di tecnico geniale capace di cambiare la storia dell’edilizia nazionale.
Oggi un libro, Memorie inutili di vita sprecata, ne racconta in quasi mille pagine edite da Alep, racconta anche il lato privato e le idee politiche di un ingegnere che fu anche maestro della massoneria, socialista e che rifiutò di iscriversi al partito fascista mettendo a repentaglio la propria carriera. Nei due volumi emerge anche il suo talento di scrittore e la biografia si intreccia con Reggio Calabria, parte dell’affresco che va dalla prima metà del Novecento a dopo la Seconda guerra mondiale.
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