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17/12/2024 ore 21.00
Società

Gioia Tauro: il vescovo Giuseppe Alberti ha fatto visita all'Autorità di Sistema Portuale

Il Vescovo della Diocesi Oppido-Mamertina-Palmi ha incontrato il presidente Agostinelli e i dipendenti dell'Ente
di Redazione

In occasione del Santo Natale, il Vescovo della Diocesi Oppido-Mamertina-Palmi, monsignor Giuseppe Alberti, ha fatto visita all’Autorità di Sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio, accompagnato da don Gildo Albanese, cappellano del porto di Gioia Tauro, per incontrare il presidente Andrea Agostinelli e i dipendenti dell’Ente.

Nel dare il benvenuto, il presidente dell’Autorità di Sistema portuale ha evidenziato l’importanza della visita pastorale organizzata per rinvigorire, ulteriormente, il senso di comunità portuale tra i suoi collaboratori.

E a loro si è, così, rivolto il Vescovo della Diocesi Oppido-Mamertina-Palmi nel sottolineare la bellezza dell’essere comunità, «purché – ha detto monsignor Alberti – non ci si limiti ad una celebrazione ristretta ad un solo giorno perché sarebbe riduttivo. Mi piace questo concetto di comunità portuale – ha aggiunto – perché credo sia una scommessa quotidiana, uno spirito e un modo di collaborazione necessario a sostenere, anche, l’attività lavorativa di un’azienda.

La capacità di coordinare e di valorizzare le potenzialità e le competenze di ciascuno per metterle in condivisione – ha continuato – penso sia la chiave giusta per raggiungere risultati importanti. Che poi tutto questo diventi, anche, esperienza comunitaria acquisisce un valore aggiunto, che ci fa sentire persone e non numeri, che offrono un contributo fondamentale all’intero gruppo».

Nell’impartire, quindi, la benedizione, il vescovo Giuseppe Alberti ha concluso «Vi auguro che il Natale, attualmente impoverito, riprenda la sua forza originaria nel suo pieno messaggio universale, affinché possano sparire le guerre e le ingiustizie. Questo mio pensiero, che potrebbe sembrare utopico, deve invece essere una sorta di provocazione quotidiana delle nostre comunità, in modo che  possa nascere qualcosa di nuovo tra noi e nella nostra società»