Giornata Infanzia e Adolescenza, Mattia: «In Calabria il 35,3% legge libri non scolastici e il 35,1% non svolge alcuna attività fisica, dato più alto in Italia»
Il garante metropolitano commenta i dati recentemente diffusi da Save the Children con l’Atlante dell’Infanzia (a rischio) 2025
«Nel giorno dedicato alla Convenzione Onu del 20 novembre 1989, desidero esprimere il mio sincero ringraziamento a tutti i Sindaci della Città Metropolitana di Reggio Calabria che hanno partecipato con sensibilità e impegno alla celebrazione della Giornata dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. La loro adesione ha permesso di coinvolgere comunità, scuole e famiglie in un percorso condiviso, centrato sull’ascolto e sulla valorizzazione dei bambini e degli adolescenti». È quanto dichiara in una nota il garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Emanuele Mattia.
«La presenza attiva dei Comuni costituisce un segnale rilevante, significa riconoscere nei più giovani cittadini a pieno titolo, titolari di diritti e meritevoli di un’attenzione costante da parte delle istituzioni. In molti territori le iniziative realizzate hanno infatti dato spazio alle voci dei ragazzi, trasformando questa ricorrenza in un’occasione di partecipazione e crescita collettiva.
A questa giornata si affiancano i dati recentemente diffusi da Save the Children con l’Atlante dell’Infanzia (a rischio) 2025, che delineano un quadro che richiede un impegno ancora più solido e coordinato. In Calabria, solo il 35,3% degli adolescenti legge libri non scolastici e il 35,1% non svolge alcuna attività fisica, dato più alto in Italia. La partecipazione culturale rimane limitata appena il 37,9% dei ragazzi visita mostre o musei e il 27,8% siti archeologici.
A ciò si aggiungono ulteriori elementi di preoccupazione. La dispersione scolastica implicita in Calabria si attesta all’11,6%, superiore alla media nazionale. La nostra regione non dispone di posti letto dedicati alla Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, né di strutture residenziali pubbliche o accreditate per minori con fragilità psicologiche, con inevitabili ripercussioni sulla tempestività e sull’adeguatezza della presa in carico.
Il contesto nazionale conferma e amplia tali criticità quasi la metà degli adolescenti italiani (47,1%) ha sperimentato forme di cyberbullismo, oltre un adolescente su otto presenta indicatori di iperconnessione e il 41,8% dichiara di essersi rivolto a strumenti di Intelligenza Artificiale per chiedere aiuto in momenti di solitudine, ansia o tristezza. Meno della metà mostra un buon livello di benessere psicologico, con un marcato divario di genere a sfavore delle ragazze.
Questo insieme di dati evidenzia come la nostra regione e il Paese nel suo complesso si trovino dinanzi a sfide educative, culturali, sanitarie e sociali che richiedono risposte strutturate e continuative. La povertà educativa, l’accesso diseguale ai servizi e le nuove forme di vulnerabilità legate alla dimensione digitale rappresentano ostacoli concreti alla piena realizzazione dei diritti dei minori.
Molto è stato fatto, ma molto resta da fare. Il 20 novembre non deve essere soltanto un momento celebrativo, ma l’avvio o la prosecuzione di un percorso virtuoso che coinvolga istituzioni, scuole, famiglie e terzo settore. È necessario rafforzare l’accesso ai servizi educativi, culturali e sportivi, promuovere il diritto all’ascolto e costruire contesti in cui i ragazzi possano crescere sentendosi parte attiva della comunità.
Il futuro appartiene ai giovani, e siamo noi adulti a dover predisporre un terreno fertile, ricco di opportunità, protezione e cura. Senza un impegno costante, le fragilità rischiano di tradursi in disuguaglianze permanenti. Continuerò a lavorare affinché ogni bambino e adolescente della nostra Città Metropolitana possa crescere in un ambiente che ascolta, accoglie e sostiene», conclude il garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Emanuele Mattia.