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05/03/2025 ore 12.48
Società

I dazi di Trump rischiano di mandare in crisi l’export metropolitano, Tramontana: «Spero in un ripensamento»

Il presidente della Camera di Commercio commenta la minaccia ai commerci che viene da oltre oceano: «La città metropolitana raggiunge il 51% dell’export calabrese»
di Melania Neri

La minaccia dei dazi Usa, lanciata da Donald Trump con la frase «Prima le auto, poi tutto il resto», fa tremare anche l’economia calabrese. Sebbene l’attenzione iniziale si sia concentrata sul settore automobilistico, il «tutto il resto» include settori chiave per l’export regionale, come l’agroalimentare e i prodotti chimici.

Secondo i dati Istat elaborati da Sace, il gruppo controllato dal Ministero dell’Economia e della Finanza, gli Stati Uniti rappresentano la principale destinazione extra-UE per l’export calabrese, con una quota del 9,36%. Un trend in costante crescita tra il 2021 e il 2023, passando da 70 milioni a 82,5 milioni di euro.

I settori trainanti dell’export calabrese verso gli USA sono l’agroalimentare e i prodotti chimici, che rappresentano rispettivamente il 34% e il 35% dei ricavi totali. Nel triennio 2021-2023, questi due settori hanno generato ricavi per oltre 180 milioni di euro su un totale di 234,13 milioni. L’imposizione dei dazi da parte degli Usa così pesanti sarebbe quindi una mazzata non indifferente per la nostra economia, in particolar modo sull’agroalimentare data la richiesta enorme che arriva dai territori degli Stati Uniti d’America con la grande presenza di emigrati.

A guidare l’export verso gli Usa è Reggio Calabria, con ricavi per 45 milioni di euro nel 2023 e 123 milioni nel triennio 2021-2023. Anche in questo caso, i settori trainanti sono l’agroalimentare e i prodotti chimici, con i profumi al bergamotto a fare la parte del leone. Nell’insieme dell’export calabrese, Reggio copre il 50% circa del fatturato.
In merito alle dichiarazioni relative ai dazi Usa è intervenuto anche Ninni Tramontana, presidente della Camera di Commercio di Reggio che questa mattina ha presentato il bilancio del suo mandato 2020-2024.
«Mi auguro che da qui a breve si rientri su queste decisioni. Questo impatterà negativamente su tutto, sull’export della Calabria ma dell’intero paese. Noi abbiamo investito tanto sull’export, sull’internazionale. Questo – ha dichiarato Tramontana – è una leva sulla quale le nostre imprese hanno investito tanto. Pensate che degli 800 milioni di export che la nostra regione Calabria fa, il 51% viene fatto sulla nostra città metropolitana, quindi più di 400 milioni. Questa situazione dei dazi potrà rappresentare una lieve flessione, semmai ci sarà».

Per quanto riguarda le altre province calabresi, Catanzaro e Cosenza seguono a distanza, con ricavi totali nel triennio 2021-2023 rispettivamente di 41,8 e 38,81 milioni di euro. In queste due province, il traino è esclusivamente l’agroalimentare, con Cosenza che registra il 60% degli introiti.

Crotone e Vibo Valentia invece, sono le province con i minori volumi di export verso gli USA, con ricavi rispettivamente di poco più di 10 e quasi 20 milioni di euro nel triennio 2021-2023.

Resta da capire se la minaccia di Trump si tradurrà in una guerra commerciale a lungo termine o se il tycoon farà marcia indietro.