Iniziative ricreative per alleviare la restrizione e la lontananza dalla famiglia nell’istituto Panzera di Reggio
Il direttore Tortorella: «Il nostro impegno è quello di aprire alla speranza». Nei plessi di Arghillà e San Pietro spazio alla dimensione spirituale di questo momento dell’anno.
«La dimensione spirituale e religiosa di queste festività abbraccerà anche gli istituti penitenziari Giuseppe Panzera di Reggio Calabria, plesso San Pietro e Arghillà. Ci sono già in programma delle iniziative affinché in questo momento dell’anno, in particolare, ci si possa aprire alla speranza. Attendiamo l’arcivescovo Morrone, molto attento al mondo penitenziario e che verrà in entrambi i plessi per incontrare i detenuti. Una visita molto attesa».
È quanto ha dichiarato il direttore Rosario Tortorella nella recente occasione della partita per la Libertà nel campo di calcio del carcere di Arghillà. Iniziativa che, lo scorso 15 dicembre, ha dato il via alle iniziative legate al periodo di festività nel plesso di Arghillà. Con la supervisione della direzione e il coordinamento dell’area pedagogica, di cui referente è Domenico Speranza, il programma sarà scandito da una serie di appuntamenti che si avvarranno della collaborazione di volontari e operatori attivi all’interno del plesso. Il fine è quello di alleviare, in questo particolare momento dell’anno la restrizione e la lontananza dai familiari.
Nei giorni scorsi un momento conviviale di auguri a seguito della proiezione del dibattito nell’ambito del progetto Cinema promosso dal circolo Charlie Chaplin con la partecipazione dei magistrati del tribunale di Sorveglianza che commentano e riflettono sul film con le persone detenute.
Il teatro
Oggi, lunedì 22 dicembre, in programma un'attività teatrale curata dal Centro per l'Istruzione degli Adulti di Reggio Calabria con i detenuti che frequentano i corsi scolastici di base, quindi alfabetizzazione, primo periodo didattico primo livello (ex scuola media), primo periodo didattico secondo livello (propedeutico alle superiori). Si tratta di una performance allestita anche con la collaborazione di due operatori esterni che vedrà protagonisti detenuti della media sicurezza che si esibiranno per gli altri detenuti. È prevista anche la partecipazione dei circa 40 detenuti della sezione dei Protetti.
Le tombolate
Martedì 23 dicembre, mentre fuori dalle mura del plesso di San Pietro avrà luogo la consueta veglia promossa dalla Cvx, all’interno del plesso di Arghillà, l’assistente spirituale, padre Carlo Cuccomarino Protopapa, insieme a un’equipe della Fraternità, composta da frati e suore dell’istituto di vita consacrata "Piccoli fratelli e sorelle dell'Immacolata" di Bagnara, e a un gruppo Caritas dell’arcidiocesi Reggio Calabria – Bova promuoverà una tombolata con una serie di premi con il coinvolgimento dei detenuti di media sicurezza che afferiscono alle attività religiose di catechesi e Musicanto.
Maranathà, fiaccole accese attorno alle mura del carcere di Reggio per alimentare la speranza - VIDEOMartedì 30 dicembre la tombolata, organizzata dalla Caritas, per alleviare l’isolamento e la restrizione più dura ai quali sono sottoposti i detenuti sex offenders.
Sempre padre Carlo Cuccomarino Protopapa officerà nella cappella messa nel giorno del Santo Natale.
Il 29 dicembre nel plesso di Arghillà e il 31 dicembre nel plesso di San Pietro, l’atteso incontro tra l’arcivescovo di Reggio Calabria – Bova, monsignor Fortunato Morrone, e tutti i detenuti.
Il nuovo anno
Nel 2026 nel plesso di Arghillà ci saranno in programma anche un concerto di musica popolare che sarà programmato prima della Befana. Dopo il 12 gennaio la piantumazione su impulso dell’archeoclub di Vibo Valentia dell’ulivo bianco, l’“olivo della Madonna”, antica varietà calabrese dalle olive bianche, considerato sacro e collegato alla Vergine Maria (da cui "Olivo della Madonna"), simbolo di pace, purezza, speranza e resilienza. Una programmazione è stata stilata anche il plesso di San Pietro dove l’arcivescovo Morrone si recherà l’ultimo giorno dell’anno portando con sé, trasportata dal Masci, la Luce di Betlemme.