Sezioni
11/03/2025 ore 21.20
Società

“Io donna: mi racconto” emoziona e fa riflettere l'Ite Piria di Reggio

L'evento promosso dalla Nobile Accademia Mauriziana dà voce alle donne attraverso la creatività giovanile
di Redazione

Promosso dalla Nobile Accademia Mauriziana, delegazione di Reggio Calabria, “Io donna: mi racconto” è un evento che ha dato voce alle donne attraverso la creatività giovanile nella scuola.

Nella Sala riunioni dell’ITE “Piria Ferraris Da Empoli”, oggi, martedì 11 marzo, si è parlato efficacemente di “donna”, grazie alla collaborazione tra i soci della Nobile Accademia Mauriziana, rappresentata dal cav. Giuseppe Tripodi, e la Scuola. La manifestazione si è aperta con le significative parole dell’avv. Anna Rita Galletta, Dirigente dell’Istituto, che, salutando i presenti, ha tracciato un brillante excursus sul ruolo della figura femminile ieri e oggi.

L’iniziativa si inserisce nel corredo di attività svolte dagli studenti dell’Istituto, sostenute con determinazione e forza da una Dirigente che interpreta con grande disponibilità e intraprendenza le esigenze della scuola italiana attuale. L’avv. Galletta ha poi letto una delicata lirica omaggiatale dal poeta romano e maresciallo dell’Aeronautica, Stefano De Angelis, presente all’incontro.

Il dott. Giuseppe Tripodi ha quindi sottolineato l’importanza dell’evento e il gradevole contesto in cui si è svolto. Tra il pubblico, anche l’avv. Diego Geria, storico reggino e veterano della promozione culturale nelle scuole.

La regia, la realizzazione e l’organizzazione della manifestazione sono state curate dalle docenti referenti alla comunicazione, Laura Sidari e Giovanna Freno, con il supporto professionale dell’Assistente Tecnico Aurelio Azzarà.

Un gruppo di giovani talentiMaryam Shafqat Rana, Aya Boutaj, Giada Santagati, Alice Napoli, Arianna Candido, Francesco Logoteta e Salvatore Violani – ha dato vita a scenette recitate, affrontando temi delicati e rilevanti come integrazione, maternità, tradimento, catcalling e manipolazione verso l’uomo, tutti legati alla condizione femminile oggi.

La Dirigente Psicologa ASP RC, dott. Rosa Veccia, ha offerto una riflessione approfondita, commentando con i piccoli attori e il giovane pubblico le problematiche rappresentate, coinvolgendo i presenti in un’interessante disamina della tematica.

La rappresentazione artistica è diventata così un veicolo di sensibilizzazione per riflettere sul mondo femminile, spesso messo in ombra da stereotipi e incomprensioni. Le scenette non sono state solo un’arte performativa, ma anche un momento di condivisione e di messaggio necessario.

Quando una donna si riconosce in una scena, quando vede un aspetto della propria vita riflesso in un personaggio, si sente meno sola e più consapevole del proprio valore. Eventi come questo fungono da “terapia sociale”, aiutando a liberarsi dal peso del silenzio e a stimolare un cambiamento culturale.

Gli studenti, con il loro impegno, hanno voluto andare oltre la semplice rappresentazione teatrale, invitando a riflettere su come la società possa migliorare il modo in cui vede, ascolta e supporta le donne. Ogni scena, ogni personaggio, è diventato simbolo di una questione personale e collettiva, per il riconoscimento dei diritti e della dignità di ogni persona.

In un mondo che sembra troppo spesso indifferente alle difficoltà quotidiane delle donne, iniziative come “Io donna: mi racconto” rappresentano una boccata d’aria fresca, una speranza che, attraverso la voce e l’arte, le donne possano riscrivere la propria storia, senza paura di essere giudicate o discriminate.