La Calabria in prima serata su Rai2: il folklore di Motta San Giovanni protagonista di "Bella Ma"
Tra le note di “Calabrisella” e l’orgoglio di un popolo, la voce della Calabria autentica risuona sul palco Rai
Un frammento di Calabria autentica ha illuminato lo schermo di Rai2: sulle note di Calabrisella e con le riprese sul Lungomare Falcomatà, il pubblico di Bella Ma ha ritrovato l’eco di una tradizione viva. Ospite della puntata andata in onda il 17 ottobre, il Gruppo Folklorico Città di Lazzaro di Motta San Giovanni ha portato in studio la lingua, i suoni e i colori di una comunità che continua a cantare in dialetto, affiancando l’interpretazione di Manuela Villa dell’inno dei calabresi.
Nel talent condotto da Pierluigi Diaco, celebre per il confronto tra Generazione Z e Boomer attraverso quiz di cultura generale, abilità social, giochi di parole e dibattiti d’attualità, la Calabria è diventata racconto corale. In scena la coppia composta da Giuseppe Crea e dalla figlia Claudia, presenza che ha rispettato la grammatica del format e, insieme, ha rilanciato una narrazione identitaria capace di parlare a pubblici diversi.
«Siamo colmi di emozione e orgoglio per aver avuto la possibilità di portare sul piccolo schermo, ancora una volta, il nostro lavoro di ricerca e divulgazione sulle tradizioni folkloriche attraverso l’arte del costume, del ballo e del canto. Il folklore è letteralmente la cultura del popolo, la saggezza sedimentata nei tempi, di uomini e donne che hanno scritto la storia della nostra terra. Custodire e tramandare il passato è un’attività necessaria per valorizzare un patrimonio culturale ricco di storia, identità e umanità, offrendo al pubblico l’occasione di riscoprire le proprie radici e di trasmetterle con fierezza alle nuove generazioni». Lo ha detto il presidente Giuseppe Malara, riassumendo lo spirito dell’esperienza televisiva.
In linea il commento del vicepresidente Antonio Ambrogio: «Come vicepresidente e componente più anziano, desidero sottolineare quanto sia stato significativo portare in televisione la nostra lingua, il nostro dialetto calabrese, ed esprimere la massima felicità per questa esperienza la quale va ad aggiungersi alle tante collezionate in cinquant’anni di attività».
Alle congratulazioni si è unito il sindaco Giovanni Verduci: «Grazie al vostro impegno e alla vostra autenticità, il nome del Comune di Motta San Giovanni è risuonato con forza e dignità, diventando simbolo di appartenenza e di amore per le tradizioni. L’esibizione del Gruppo Folklorico Città di Lazzaro non è stata solo un momento di spettacolo, ma un atto di cultura e identità, capace di unire giovani e anziani e di ricordarci quanto sia prezioso conservare e valorizzare la nostra lingua e il nostro passato».
Il gruppo ha rivolto un ringraziamento all’UNPLI Calabria e al presidente Filippo Capellupo, promotori dell’iniziativa che ha coinvolto le Pro Loco reggine, con in prima fila la Pro Loco Motta San Giovanni e la Pro Loco Montebellum, guidate rispettivamente da Tiziana Cozzupoli e Romina Palamara, realtà da anni impegnate nella promozione del territorio.
Nelle parole richiamate dell’ex presidente della Camera Luciano Violante, che ha parlato della Calabria come «una terra straordinaria, accogliente, ricca e del profondo Sud, ma non per questo seconda a nessun’altra regione d’Italia», sta la sintesi dell’intera puntata: non una Calabria, ma mille Calabrie, unite dalla stessa voce che continua a cantare la propria storia.