La memoria collettiva e la rigenerazione dei luoghi, a Reggio inaugurato il largo intitolato alla Giusta tra le Nazioni Bianca Ripepi
Il Comune ha accolto la proposta del comitato di quartiere Ferrovieri Pescatori e questa mattina ha scoperto la targa alla presenza dei familiari della maestra reggina che, con il marito Girolamo, durante il fascismo salvò una bimba ebrea dalla deportazione
Identità e memoria, bellezza e protagonismo creativo dei giovani, sinergie di comunità e cura degli spazi collettivi. C'è tutto questo nella nuova tappa del percorso virtuoso avviato dal comitato del quartiere Ferrovieri Pescatori di Reggio Calabria nel segno della riqualificazione dei luoghi e della memoria di Bianca Ripepi (1922 - 2005), Giusta tra le Nazioni, nata e cresciuta proprio in questa zona sud di Reggio che, con il marito Girolamo, durante il fascismo salvò dalla deportazione una bimba ebrea, Lina Kantor.
Un impulso, nato dalle ricerche dello scrittore Tonino Nocera e che lungo il cammino ha coinvolto l'Istituto Superiore Liceo Tommaso Campanella Mattia Preti - Alfonso Frangipane e l'amministrazione comunale di Reggio Calabria nel progetto di rigenerazione urbana dal basso "Il quartiere si ama".
L'odierna cerimonia di intitolazione alla memoria di Bianca Ripepi del largo di via Mercalli, riqualificato dal Comune di Reggio con un'area ludica, segna un nuovo tassello di questo percorso partecipato e condiviso in cui, ancora una volta i giovani studenti dell'Istituto Superiore Liceo Tommaso Campanella Mattia Preti - Alfonso Frangipane sono stati protagonisti realizzando i murales tematici dedicati alla storia del quartiere.
Presenti alla cerimonia, aperta da Domenico Cappellano, presidente della commissione Toponomastica del Comune di Reggio Calabria che ha recepito la proposta di intitolazione del comitato di quartiere, con il sindaco Giuseppe Falcomatà e con la presidente del comitato di quartiere Ferrovieri Pescatori, Filomena Malara, anche una delle figlie di Bianca Ripepi, Donatella Sotgiu questa volta venuta con Nicola, figlio di suo fratello Antonello, a sua volta accompagnato dalla figlioletta Chiara, pronipote di Bianca Ripepi.
L’esempio di Bianca Ripepi
«Un atto dovuto nei confronti di una nostra concittadina e anche un momento che ci ricorda una Reggio antifascista, con tutti i valori che ciò deve continuare a rappresentare soprattutto oggi. Il momento odierno – ha sottolineato il sindaco Giuseppe Falcomatà – costituisce anche la fotografia di un percorso partecipato di una condivisione progettuale partita dal basso insieme a tutte le meravigliose realtà del quartiere: il comitato, il liceo artistico Preti – Frangipane e poi naturalmente anche chi all'interno dell'Amministrazione si è impegnato a riqualificare questo luogo che oggi ha un'anima e un'identità. Nutriamo la viva speranza che le nuove generazioni, grazie anche a esempi come quello di Bianca Ripepi, saranno ispirati dai valori di libertà, democrazia, solidarietà e accoglienza e pronti a incarnarli, difenderli e proteggerli», ha sottolineato ancora il sindaco Giuseppe Falcomatà che, durante la cerimonia, ha inteso ringraziare per il percorso condiviso il comitato di quartiere Ferrovieri Pescatori, con una targa consegnata alla presidente Filomena Malara, e con degli attestati per i giovani artisti.
Sinergie fruttuose
«Continuano a germogliare i semi del nostro protocollo di intesa con l'Istituto Superiore Liceo Tommaso Campanella Mattia Preti - Alfonso Frangipane. Dopo l'inaugurazione dell'aula didattica all'aperto Bianca Ripepi dell'istituto, sempre adornata dai murales realizzati dai ragazzi e preceduta dalla piantumazione del carrubo, adesso questa intitolazione di cui siamo stati i promotori e che il Comune ha concretizzato con atto formale e con l'odierna cerimonia, dopo avere restituito alla comunità questo spazio.
Siamo particolarmente contenti del ritorno a Reggio di Donatella Sotgiu anche in questa circostanza. Il legame con la memoria di Bianca Ripepi, figura di straordinario valore che senza gli studi di Tonino Nocera non avremmo conosciuto, si rafforza sempre di più e noi siamo davvero contenti di aver potuto contribuire alla sua conoscenza e alla sua riscoperta», ha spiegato Filomena Malara, presidente del comitato di quartiere Ferrovieri Pescatori di Reggio.
«Un percorso partecipato che ha coinvolto anche la cittadinanza. I murales realizzati dai ragazzi, infatti, sono stati scelti tra i tre individuati dall'Amministrazione e sottoposti alla votazione sulla piattaforma PartecipiAmo Reggio Calabria. Un tassello importante di rigenerazione urbana partecipata che, come comitato di quartiere, siamo impegnati a promuovere», ha spiegato Fiorella Iacona del comitato di quartiere Ferrovieri Pescatori di Reggio.
Bianca nella storia e nel cuore di Reggio
«Sono profondamente grata – ha dichiarato la figlia Donatella Sorgiu – per i gesti che continuate a dedicare alla mia mamma. Grazie a voi, la sua figura così bella e luminosa risplende nella storia come merita. La vicinanza di mio padre è stata impegnativa nella percezione collettiva e adesso questa riscoperta della sua forza e del suo coraggio, che in percorso pienamente condiviso con papà ebbe, mi riempie di gioia. Davvero grazie di cuore anche ai giovani ai quali lei, da insegnante, ha dedicato tutta la sua vita».
La gratitudine dei familiari
«Questo fermento qui a Reggio Calabria – ha raccontato il nipote Nicola venuto con la figlioletta Chiara – ha spinto anche noi familiari a ricordare e noi nipoti a riscoprire la figura della nonna, il coraggio e l’amore che è stata capace di dare anche in momenti difficilissimi durante la guerra, aiutando il prossimo quando sarebbe stato lecito avere paura e pensare per sé e per la propria vita e basta. E invece no, lei non lo fece.
Ricordo che io ho scoperto la storia della nonna dalla sua viva voce una sera. Eravamo in viaggio in un vagone letto da Roma a Parigi e io non riuscivo a dormire. Fu allora che mi raccontò della sua vita, partendo dalle ferrovie calabresi qui a Reggio e poi della guerra. Oggi, a distanza di tanto tempo, rileggere a mia figlia Chiara la sua biografia genera in me una grande emozione. È un dovere che abbiamo, quello di tramandare la memoria dell'esperienza di chi ha vissuto prima di noi».
La cerimonia
Tra gli interventi anche quelli di Tonino Nocera, scrittore e studioso della cultura ebraica al quale si deve la scheda biografica di Bianca Ripepi nel dizionario della Calabria Contemporanea dell’Istituto Calabrese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea (Icsaic), della dirigente scolastica dell'Istituto Superiore Liceo Tommaso Campanella Mattia Preti - Alfonso Frangipane, Lucia Zavettieri che ha sottolineato «l’importanza dell’esempio di Bianca Ripepi e dei valori che hanno determinato la sua vita e le sue scelte e la necessità di renderli centrali nell’esperienza didattica dei studenti». E ancora il giovane studente Vincenzo Solare, autore del progetto grafico, insieme a Miron Christian Robin, scelto e votato dalla cittadinanza per abbellire questo spazio. Nell'elaborazione sono stati affiancati dalle docenti Maria Romeo e Loredana Scopazzo.
La realizzazione è stata seguita, invece, dalle docenti Marzia Misitano e Angelo Foriglio e ha coinvolto diversi studenti e studentesse di vari indirizzi Moda, Architettura, Pittura e Grafica: Ludovica Maria Calabrò; Greta Condello
Soraja Valentina Currò; Christian Robyn Miron; Chiara Morello; Elisa Pedà; Miriam Pellicanò, Naomi Piria; Giovanna Pitasi; Alessandro Poletti; Gabriel Scafaria
Elisa Pia Scuncia; Nausika Siviglia; Vanessa Stelitano
Roberta Zimbalatti e Sofia Bianchi.
Il treno del quartiere
«Un murale è dedicato al progetto "Il quartiere si ama” laddove la S sta per sport, la I per industria, la A per agricoltura, la M per il mare e la A per l’arte. Nel solco di questo ho immaginato un treno a bordo del quale chi viaggia, tramite le finestre, vede tutti i paesaggi possibili di questo quartiere: l'agricoltura con campi di Bergamotto, lo stadio Granillo, il nostro Liceo Preti – Frangipane, il mare e infine i pescatori e una locomotiva, simboli della storia e della tradizione di questo quartiere», ha spiegato Vincenzo Solare, classe IV L indirizzo Architettura del liceo.
Sigilla l’opera muraria l’opera di Christian in cui spicca la l’antica vocazione marinara del rione.
Bianca Ripepi
Nel periodo buio della Seconda Guerra Mondiale e della persecuzione degli ebrei che venne perpetrata anche in Italia, Bianca e suo marito Girolamo seppero vivere con grande coraggio e secondo coscienza, aiutando, anche a rischio della loro libertà e della loro vita, gli ebrei perseguitati. Dal 2015 Bianca e il marito Girolamo (di origini sarde) sono Giusti tra le Nazioni, in particolare, per aver preso con loro la piccola Lina Amato Kantor, salvandola dalla deportazione nei lager nazisti. Una storia di grande amore, coraggio, altruismo e umanità.
L’aula didattica all'aperto Bianca Ripepi del liceo Preti - Frangipane di Reggio tra i Giardini dei Giusti tra le nazioni