La Pasqua annunciata dalla prima luna piena di primavera
Astronomia e Fede si intrecciano in una storia antica che arriva fino ai giorni nostri. Il giorno Pasqua e il primo plenilunio di Primavera sono infatti legati fin dai tempi del concilio di Nicea del 325 d.C. quando fu stabilito che la Pasqua sarebbe stata celebrata la domenica successiva al primo plenilunio a sua volta successivo al 21 marzo, ossia la prima luna piena dopo l’equinozio di primavera. Convenzionalmente esso cade il 21 marzo anche se, dal punto di vista strettamente astronomico, invece oscilla tra il 19 e il 21 marzo.
La Pasqua e l’Equinozio di Primavera
L’evento si verifica quando ciascuno dei due punti d’incontro tra l’eclittica (l’orbita apparente del Sole intorno alla Terra) e il piano dell’equatore celeste coincidono con gli istanti in cui il Sole passa per essi. Ciò avviene due volte all’anno, in occasione dell’Equinozio di Primavera e d’Autunno. Tale coincidenza determina una uguale durata del giorno e delle notte in tutto il globo, da qui l‘etimologia latina di equinozio. L’inizio delle altre due stagioni, Inverno ed Estate, coincide con gli eventi astronomici dei Solstizi – in cui il Sole raggiunge, nel suo moto apparente lungo l’eclittica, il punto di declinazione (latitudine) massima o minima – del 21 dicembre, il giorno più corto dell’anno ed esordio dell’Inverno, e del 21 giugno, il cosiddetto giorno più lungo dell’anno ed esordio dell’Estate.
La Pasqua il moto della Luna
Ma torniamo all’evento astronomico di riferimento per la Pasqua, ossia l’equinozio di Primavera, e al plenilunio che segue, la prima luna piena nella stagione della rinascita e della rifioritura dopo l’inverno, per questo nota anche come luna rosa. Esso si verifica quando nel suo moto intorno alla Terra rispetto al Sole, la Luna illuminata dal Sole è interamente visibile dalla Terra che viene, così, a trovarsi tra il suo satellite naturale e il sole medesimo: questa posizione determina la luna piena o plenilunio.
Dunque la Pasqua Cristiana e il moto della Luna intorno alla Terra e al Sole sono legati. La determinazione del giorno in cui si celebra la Santa Pasqua, Resurrezione di Gesù Cristo morto in Croce per salvare l’Umanità dall’oscurità di cui è capace, la festa di massima intensità in cui si celebra il mistero della Passione per il popolo Cristiano di tutto il mondo, è infatti profondamente legata al mutamento delle stagioni e alle fasi lunari. Ancorché noto che tale festa religiosa per eccellenza si celebri rigorosamente di Domenica, è altrettanto assodato che ciò non avvenga mai nella stessa data.
La Pasqua Ortodossa
Il tratto ricorrente non è soltanto il settimo giorno della settimana, ma, anche il plenilunio. Ed è un tratto comune tanto alle comunità cattolica e protestante che segue il calendario gregoriano quanto a quella ortodossa che invece segue quello giuliano. Due calendari che, nonostante il medesimo principio del primo plenilunio di primavera (quest’anno verificatosi domenica 13 aprile), portano a due date diverse per la celebrazione della Pasqua. Date che, eccezionalmente, quest’anno coincidono nella giornata di domani, 20 aprile.
La Pasqua è, dunque, per queste ragioni festa mobile che non coincide, se non in casi eccezionali per via dei calendari diversi, per tutti i Cristiani, per le Chiese d’Oriente e quelle d’Occidente.
La Pasqua Ebraica
Per gli ebrei, che ancora attendono il Messia, la Pasqua (Pesach) commemora la liberazione del popolo di Israele dalla schiavitù d’Egitto. I festeggiamenti durano otto giorni (quest’anno dal 12 al 20 aprile). Per gli ebrei il riferimento è il calendario lunisolare anche se il principio è il medesimo, fondandosi la tradizione ebraica sul 14° giorno del mese di Nisan, corrispondente appunto al plenilunio successivo all’equinozio di primavera. Ma per i Cristiani non vi è più alcuna attesa messianica quanto invece la seconda venuta di Cristo, come scrive Paolo scrive Prima lettera ai Corinzi: «Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture, fu sepolto ed è resuscitato il terzo giorno secondo le Scritture».