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23/11/2025 ore 14.00
Società

L’Accademia del Bergamotto rilancia il racconto del mezzogiorno. Al Direttore Laratta il premio “Giornalista Televisivo per il Sud”

A Reggio Calabria tre giorni dedicati a filiere, imprese e identità: l’Accademia guidata da Vittorio Caminiti premia il giornalismo che dà voce ai territori

di Silvio Cacciatore

Il premio giornalistico della Rassegna del Giornalismo Agroalimentare e Agroindustriale Pro Sud nasce come riconoscimento a chi riesce a raccontare la filiera agroalimentare per ciò che realmente è: un mondo complesso, fatto di identità territoriali, economie locali, scelte etiche, tradizioni e innovazione. È un premio che non celebra la cronaca dell’ultimo minuto, ma la capacità di interpretare il Mezzogiorno produttivo e le sue storie. Da sei anni l’Accademia del Bergamotto lo affida a giornalisti che hanno saputo coniugare competenza, sensibilità e rispetto verso i territori, trasformando il racconto del cibo in un racconto dell’uomo e del lavoro.

L’Accademia, guidata dal professore Vittorio Caminiti, ha costruito negli anni una piccola comunità capace di mettere insieme consorzi, imprese, professionisti, pensionati che ancora credono nel valore dell’accoglienza e nella forza delle eccellenze calabresi. Caminiti non lo nasconde: tutto nasce da una sfida. «Proposi di mettere insieme consorzi, aziende e giornalisti che scrivono bene dei prodotti del Sud per creare un punto di riferimento del Meridione», ricorda. Una sfida partita senza finanziamenti, portata avanti tassandosi a vicenda, con passione e ostinazione, fino a trasformare Reggio Calabria nel luogo naturale in cui far dialogare mondi che raramente si incontrano.

La filosofia dell’Accademia è semplice e allo stesso tempo radicale: ribaltare la narrazione di una regione che, troppo spesso, si racconta attraverso mancanze e problemi. Caminiti punta lo sguardo soprattutto sui giovani: «Raccontiamo ai ragazzi che qui non c’è nulla, che devono andare via per tutto. Noi invece vogliamo portare esempi che dimostrino il contrario». A partire dal Museo del Bergamotto, diventato negli anni un luogo simbolico, secondo sito più visitato della città, centro di una rete di realtà culturali e produttive che hanno scelto di credere in un’altra Calabria.

È dentro questo quadro, fatto di visione, memoria e lavoro, che viene assegnato il premio al direttore di LaC News 24 Franco Laratta, che ha dedicato ampia parte della sua carriera giornalistica a raccontare economie, filiere, imprese, territori, facendo entrare il mondo agricolo e agroalimentare nel linguaggio televisivo e nell’informazione quotidiana. A ritirare il premio è stato il direttore de ilReggino.it, Claudio Labate, che ha portato il saluto della rete. La motivazione parla di rigore, passione e attenzione costante al Sud, qualità che lo inseriscono perfettamente nella storia della Rassegna.

Accanto al riconoscimento attribuito a Franco Laratta, la Rassegna ha celebrato altre due firme che da anni contribuiscono a diffondere un’immagine autentica del Mezzogiorno. Anna Aloi, premiata come conduttrice televisiva e giornalista enogastronomica, è stata riconosciuta per il suo impegno nel raccontare la Calabria del gusto, dell’accoglienza e delle tradizioni, attraverso uno stile che unisce competenza, passione e una capacità rara di valorizzare produttori, sapori e identità locali.

L’altro riconoscimento è andato a Gianfranco Manfredi, voce autorevole del panorama agroalimentare italiano, capace nel tempo di costruire una narrazione solida delle produzioni del Sud, mettendo insieme cultura, territorio e innovazione. Con una lunga esperienza e un’attenzione costante alle imprese che fanno qualità, i suoi reportage hanno rappresentato un ponte tra sostenibilità, tradizione e sviluppo, rafforzando il valore del giornalismo come motore di crescita per l’agroalimentare.

Accanto alla dimensione istituzionale, la manifestazione vive anche dell’energia umana e creativa di figure come il maestro orafo Gerardo Sacco, presenza affettuosa e ormai indispensabile dell’evento. Sacco guarda a Caminiti con ironia e ammirazione: «È la sua cocciutaggine a far andare avanti tutto questo. Riesce a coinvolgere persone competenti in ogni campo». E mentre racconta il suo ruolo di premiatore, presentatore e perfino chef, svela anche un pezzo della sua storia personale, fatta di laboratori trasformati in musei, di apprendisti cresciuti come eredi e di un futuro che continua a costruire nella sua Crotone.

Le degustazioni, i cooking show, gli incontri tra consorzi e giornalisti diventano così il racconto vivo di una filiera che non si limita a esistere, ma vuole essere narrata con il linguaggio giusto. Il premio al direttore Laratta si inserisce in questa cornice: un riconoscimento che dà sostanza all’idea che il Sud meriti un giornalismo capace di guardarlo senza stereotipi, mettendo al centro storie, persone, imprese e territori che spesso restano lontani dai riflettori.

La Rassegna prova a farlo da sei anni, con una costanza che nasce dal basso e si alimenta di passione. L’Accademia del Bergamotto continua a tenere insieme competenze e volontà, visione e identità. E il premio, ogni anno, diventa il modo più diretto per ricordare che il Mezzogiorno non ha bisogno di essere reinventato, ma raccontato.