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20/08/2025 ore 20.00
Società

L'Area Grecanica protagonista su LaC Tv: da Bova a Zelig il racconto dei protagonisti a "Buongiorno in Calabria" - VIDEO

In diretta dalla suite aeroportuale il vicesindaco di Bova Gianfranco Marino e il comico di Zelig Santo Palumbo tra il rilancio del Premio “Chora tu Vua” e la forza dell’ironia calabrese
di Silvio Cacciatore

Nella puntata odierna di Buongiorno in Calabria, condotta da Elisa Barresi e Francesco Graziano, i riflettori si sono accesi sull’Area grecanica. In studio due voci diverse e complementari: il vicesindaco di Bova, Gianfranco Marino, e il comico reggino Santo Palumbo, volto noto di Zelig.

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Marino ha rilanciato l’appuntamento con il Premio “Chora tu Vua – Cultura e Territorio”, in programma il 30 agosto. Un evento che, anno dopo anno, si sta consolidando come punto di riferimento. «Quando abbiamo immaginato questa iniziativa – ha spiegato – volevamo darle un carattere stabile, che diventasse parte della storia del nostro territorio. Oggi possiamo dire che quel traguardo è vicino». Il riconoscimento verrà conferito a personalità di spicco della politica, della cultura, del giornalismo, dello sport e della scuola. Marino ha citato alcuni dei nomi attesi: Paolo Di Giannantonio, Gerardo Sacco, Alessio Praticò, Fabio Mollo, Florindo Rubbettino. Tra i premiati, anche il Presidente del Gruppo Editoriale Diemmecom Domenico Maduli. «Sono figure che hanno lasciato un segno nel loro ambito – ha aggiunto – e che dimostrano come la Calabria sia capace di esprimere eccellenze in molti campi».

L’incontro è stato anche occasione per affrontare il tema delicato dello spopolamento delle aree interne. Marino ha puntato l’attenzione sul ruolo delle scuole e sul valore del senso di appartenenza: «I ragazzi, alla fine degli studi, si trovano davanti a un bivio: restare o andare via. Il compito delle istituzioni è fare in modo che la scelta non sia obbligata, ma consapevole. Se riesci a trasmettere il legame con la tua comunità, allora partire diventa un’opzione e non una fuga». Una riflessione che tocca uno dei nodi cruciali del futuro della Calabria: riuscire a trattenere energie, talenti e idee in un contesto che troppo spesso costringe a guardare altrove.

A strappare più di un sorriso ci ha pensato Santo Palumbo, comico reggino che dopo l’esperienza a Zelig sta portando la sua ironia in giro per l’Italia. La sua cifra è quella di trasformare la vita quotidiana calabrese in materia di comicità, con uno sguardo che diverte e insieme restituisce autenticità. «La Calabria è un mondo che si racconta da solo – ha detto – basta osservare, ascoltare le persone, cogliere le piccole grandi contraddizioni. L’ironia diventa un modo per parlare di noi stessi senza prendersi troppo sul serio». Palumbo ha ricordato gli inizi della sua carriera, le prime esperienze nei locali e poi la consacrazione sul palco nazionale. «Zelig è stata una palestra straordinaria – ha raccontato – ma la vera forza resta il contatto con la gente. È lì che trovi l’ispirazione, nei gesti, nei modi di dire, nelle scene di ogni giorno».

Dal dialogo tra istituzioni e comicità è emerso un ritratto inedito dell’Area grecanica: un territorio che cerca di proiettarsi nel futuro senza smarrire radici e identità, dove la serietà dell’impegno civile convive con la leggerezza di chi sa sorridere delle proprie fragilità.

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La puntata di oggi ha così restituito l’immagine di una Calabria che non rinuncia a raccontarsi. Una terra che prova a trattenere i suoi giovani attraverso cultura e appartenenza, e che al tempo stesso sa ridere di sé, trasformando i suoi tratti in forza e racconto.