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12/03/2025 ore 16.30
Società

Libera Reggio Calabria verso la Giornata della Memoria: al via il concorso “Libera la memoria”

Studenti reggini protagonisti della seconda edizione dedicata alla storia di Angelo Versaci, vittima della violenza mafiosa
di Redazione

Il coordinamento di Libera Reggio Calabria si prepara a vivere la XXX Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, che culminerà il 21 marzo a Trapani con la marcia dal titolo “Il vento della memoria semina giustizia”. Uno dei passi fondamentali verso questo evento è la seconda edizione del concorso “Libera la memoria”, un’importante iniziativa che coinvolge gli studenti della città.

«Abbiamo deciso di istituire un concorso rivolto agli studenti delle classi 2ª e 3ª delle scuole secondarie di primo grado della nostra città con l’obiettivo di rendere la memoria viva e concreta, ricordando le storie di coloro che hanno perso la vita a causa della violenza mafiosa». Il concorso è nato dalla necessità e dal desiderio di stare accanto ai familiari delle vittime innocenti di tutte le mafie, affinché il loro sacrificio non venga dimenticato e perché si continui a chiedere verità e giustizia.

«La storia che abbiamo scelto per questa seconda edizione è quella di Angelo Versaci, vigile urbano di Calanna che ha sempre svolto con dedizione ed onestà il suo lavoro ed è stato ucciso dalla violenza mafiosa. Una storia poco conosciuta e per la quale non esiste ancora una verità giudiziaria».

L’adesione al concorso è richiesta entro il 15 marzo 2025, mentre gli elaborati dovranno essere inviati entro il 5 aprile 2025 all’indirizzo e-mail reggiocalabria@territoriale.libera.it. La premiazione avverrà nel mese di maggio 2025. Tutte le indicazioni sono contenute nel bando di concorso inviato alle scuole.

«Confidiamo in un’ampia partecipazione da parte delle studentesse e degli studenti reggini, che hanno già dimostrato la loro sensibilità e il loro impegno nelle varie iniziative svolte insieme, certi che solo il vento del cambiamento possa davvero tenere vivo il ricordo e seminare giustizia».